L'economia della Sardegna nel 2005Rapporto annuale

Nel 2005 l’economia regionale ha lievemente rallentato rispetto all’anno precedente. In base alle stime elaborate dalla Svimez, il prodotto interno lordo a prezzi costanti sarebbe aumentato dello 0,9 per cento; nel 2004 secondo i dati dell’Istat la crescita era stata dell’1,2 per cento.

I risultati dell’industria sono stati complessivamente negativi; nella media dell’anno la produzione industriale è diminuita e l’occupazione si è ridotta; la flessione si è concentrata soprattutto nei primi mesi dell’anno. Le aspettative delle imprese sulla ripresa della domanda nel 2006 hanno influito sull’attività di investimento, che è risultata in crescita rispetto al 2004.

L’attività del settore agricolo è stata influenzata negativamente dalle condizioni meteorologiche; la produzione delle principali coltivazioni e della zootecnia si è ridotta.

Si è confermata la crescita del settore delle costruzioni, sebbene in sensibile rallentamento negli ultimi mesi dell’anno. L’attività delle imprese è stata sostenuta dal perdurare delle condizioni favorevoli del comparto residenziale: la domanda di abitazioni da parte delle famiglie si è mantenuta elevata. I lavori di costruzione di nuovi fabbricati non residenziali hanno ristagnato.

L’attività di realizzazione delle opere pubbliche è proseguita, concentrandosi prevalentemente nella prima parte dell’anno.

Le vendite al dettaglio negli esercizi commerciali sono risultate in leggero aumento; è proseguita la tendenza alla crescita della grande di-stribuzione. La congiuntura dei servizi diversi dal commercio è stata complessivamente positiva. L’attività nel settore turistico è risultata in lieve miglioramento rispetto al 2004: si è osservata una crescita delle presenze nelle strutture ricettive, soprattutto dei turisti italiani.

L’interscambio con l’estero è notevolmente aumentato. L’espansione ha riguardato sia le esportazioni sia le importazioni ed è di-pesa prevalentemente dall’industria petrolifera, i cui scambi hanno anche beneficiato della forte domanda internazionale dei prodotti energetici. Il disavanzo commerciale è notevolmente aumentato.

L’andamento del mercato del lavoro è risultato moderatamente positivo. L’occupazione è aumentata in misura contenuta e il tasso di disoccupazione si è ridotto. Il ricorso delle imprese ai trattamenti della Cassa integrazione guadagni è diminuito.

Il credito bancario ha accelerato rispetto agli anni precedenti. La crescita dei finanziamenti al netto delle sofferenze ha riguardato soprattutto le famiglie e il settore delle costruzioni, mentre i prestiti all’industria manifatturiera hanno rallentato, riflettendo l’andamento dell’attività delle imprese. È proseguita la tendenza all’allungamento della durata del credito. Il tasso di interesse sui finanziamenti a breve termine è rimasto stabile rispetto all’anno precedente.

Gli indicatori disponibili confermano anche per il 2005 un miglioramento della qualità del credito. I flussi delle nuove sofferenze si sono ridotti sia per le imprese sia per le famiglie.

La raccolta delle banche presso i clienti residenti in Sardegna ha accelerato, dopo il modesto incremento del 2004. Si è intensificata la tendenza a detenere forme di raccolta liquide: i depositi in conto corrente sono cresciuti in misura superiore rispetto all’anno precedente.

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