Bollettino economico BCE, n. 2 - 2024

Nella riunione del 7 marzo 2024 il Consiglio direttivo ha deciso di mantenere invariati i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. Dalla riunione del 25 gennaio scorso l'inflazione è diminuita ulteriormente. Nelle proiezioni macroeconomiche di marzo 2024 elaborate per l'area dell'euro dagli esperti della BCE l'inflazione è stata rivista al ribasso, in particolare per il 2024, principalmente per effetto del minore contributo dei prezzi dell'energia. Gli esperti ora indicano che si collocherebbe in media al 2,3 per cento nel 2024, al 2,0 nel 2025 e all'1,9 nel 2026. Anche l'inflazione al netto dei beni energetici e alimentari è stata corretta al ribasso, collocandosi in media al 2,6 per cento nel 2024, al 2,1 nel 2025 e al 2,0 nel 2026. Nonostante l'ulteriore allentamento di gran parte delle misure dell'inflazione di fondo, le pressioni interne sui prezzi rimangono elevate, in parte in ragione della forte crescita salariale. Le condizioni di finanziamento sono restrittive e i passati incrementi dei tassi di interesse continuano a incidere sulla domanda, contribuendo al calo dell'inflazione. Gli esperti della BCE hanno rivisto al ribasso la proiezione relativa alla crescita per il 2024, allo 0,6 per cento. L'attività economica dovrebbe rimanere moderata nel breve periodo, per poi salire all'1,5 per cento nel 2025 e all'1,6 nel 2026, sostenuta inizialmente dai consumi e in seguito anche dagli investimenti.

Il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2 per cento nel medio termine. Sulla base della valutazione corrente, il Consiglio direttivo ritiene che i tassi di interesse di riferimento della BCE si collochino su livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al conseguimento di tale obiettivo. Le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di riferimento siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario.

Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati nel determinare livello e durata adeguati dell'orientamento restrittivo. In particolare, le decisioni sui tassi di interesse si baseranno sui risultati della valutazione circa le prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari più recenti, la dinamica dell'inflazione di fondo e l'intensità della trasmissione della politica monetaria.

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