Nona Conferenza Banca d'Italia - MAECI con i Delegati e gli Addetti finanziari accreditati all'estero

Il Governatore Ignazio Visco e il Ministro Paolo Gentiloni hanno aperto questa mattina a Roma i lavori della nona conferenza annuale Banca d’Italia -Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

L’agenda dei lavori, articolata in tre sessioni, ha riguardato temi con implicazioni rilevanti per la prosperità e la sicurezza a livello globale: le prime due sessioni hanno riguardato i principali aspetti dell’evoluzione politico-economica in Asia orientale e nell’area del Medio Oriente e Nord Africa; nella terza sono stati esaminati i problemi e le opportunità della cooperazione internazionale per la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile alla luce del recente accordo di Parigi. Il filo conduttore delle tre sessioni è stato rappresentato dall’interdipendenza dei fattori geopolitici ed economico-finanziari in tali scenari internazionali, peraltro caratterizzati da dinamiche particolarmente variabili (come l’indebolimento dei prezzi delle materie prime, in particolare quello del petrolio).

«In questo contesto internazionale – ha  osservato il Governatore – emergono pressioni deflazionistiche a livello internazionale che, se non opportunamente contrastate, potrebbero sfociare, in particolare nelle economie con domanda già debole, come l’area dell’euro, in una spirale negativa di bassa inflazione, alto debito e bassa crescita. L’Eurosistema è consapevole di questi rischi e determinato a mettere in campo tutte le misure possibili per neutralizzarli, come dimostrato anche dalle recenti decisioni del Consiglio Direttivo della BCE».

L’incontro ha rappresentato un’utile occasione di confronto tra la Banca d’Italia e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Le due istituzioni, anche alla luce dei profondi cambiamenti del contesto globale, economico e geopolitico, hanno recentemente rafforzato gli scambi di informazioni e di analisi e ampliato la collaborazione attraverso la rete degli Addetti finanziari in servizio presso alcune nostre Rappresentanze diplomatico-consolari, che arriva oggi a coprire circa trenta economie, per la maggior parte emergenti.