Il coefficiente della riserva di capitale anticiclica (countercyclical capital buffer, CCyB)resta invariato allo zero per cento per il primo trimestre del 2024

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Sintesi del comunicato

La Banca d'Italia considera il coefficiente della riserva di capitale anticiclica in vigore per il trimestre corrente, pari allo zero per cento, appropriato al contesto macrofinanziario attuale.

Nel terzo trimestre del 2023 il rapporto tra credito totale e PIL è diminuito. Il suo scostamento dal trend di lungo periodo (credit-to-GDP gap) è risultato negativo per dodici punti percentuali se calcolato in base alla metodologia sviluppata dalla Banca d'Italia. Indicazioni analoghe provengono dal rapporto tra credito bancario e PIL.

Si sono ridotti sia i prestiti alle imprese sia quelli alle famiglie. L'incidenza dei prestiti deteriorati resta comunque su livelli storicamente bassi e il tasso di disoccupazione è sostanzialmente invariato. Nel secondo trimestre dell'anno i prezzi delle abitazioni in termini reali sono leggermente aumentati, dopo il forte calo del 2022.

La Banca d'Italia ha recentemente avviato una rivalutazione complessiva del quadro metodologico per l'uso del CCyB, al fine di verificare se quello attualmente utilizzato è ancora adeguato rispetto alle finalità della riserva. I lavori terranno conto anche del riconoscimento da parte del Comitato di Basilea della possibilità – già applicata da alcuni paesi – di introdurre una riserva di capitale positiva anche in condizioni normali, ossia quando i rischi ciclici sono bilanciati (né alti né bassi; cosiddetto positive cycle-neutral CCyB).

Comunicato stampa

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