Domande frequenti
Produzione
No. I disegni sono esempi di stili architettonici e non rappresentano monumenti realmente esistenti.
2. Le dodici stelle presenti sulle banconote rappresentano i primi Paesi che hanno introdotto l’euro?
No. Le stelle sono 12 poiché questo numero è tradizionalmente simbolo di perfezione, completezza e unità.
3. Alcune isole dell’Europa non appaiono sulle banconote in euro. Perché?
Per poter essere riprodotti con accuratezza attraverso la stampa offset, i disegni devono avere una certa dimensione; ciò non consente di mostrare le isole con superficie ridotta.
4. Quali caratteristiche hanno le nuove banconote per il riconoscimento da parte delle persone non vedenti e ipovedenti?
Per facilitare l'identificazione da parte delle persone non vedenti e ipovedenti, alle banconote sono state conferite caratteristiche specifiche, cioè:
- dimensioni differenti: la grandezza della banconota aumenta all’aumentare del valore. Le banconote da € 100 e € 200 della serie Europa hanno solo la lunghezza variabile all’aumentare del valore mentre l’altezza è quella della banconota da € 50;
- valore numerico stampato in caratteri di grandi dimensioni;
- colori contrastanti: il € 5 è grigio e il € 10 è rosso. Il € 20 è blu, il € 50 è arancione e il € 100 è verde. Il colore del € 200 è giallo-marrone e il € 500 è viola; i tagli contigui hanno colori nettamente contrastanti;
- segni rilevabili al tatto vicino ai bordi: sono presenti sulle banconote da € 200 e € 500 (prima serie) e sulle banconote della serie Europa con una spaziatura differente per ogni taglio.
5. Chi ha disegnato le banconote in euro?
La prima serie di banconote in euro è stata disegnata da Robert Kalina che ha vinto una gara di disegno indetta a tale scopo.
Le finestre e i portali che appaiono sul fronte delle banconote simboleggiano lo spirito europeo di apertura e cooperazione. Le 12 stelle rappresentano il dinamismo e l'armonia dell'Europa contemporanea. Il retro di ogni banconota mostra un ponte dello stesso periodo architettonico rappresentato sul fronte - una metafora della comunicazione e cooperazione tra i popoli d'Europa e tra l'Europa e il resto del mondo.
6. Il disegno delle banconote è cambiato per la serie Europa?
Il disegno delle nuove banconote in euro è ancora basato sul tema "le epoche e gli stili d'Europa", ma è stato modificato per rinnovarne l’aspetto grafico e per integrare nuove e potenziate caratteristiche di sicurezza.
L'artista selezionato per rinnovare il disegno delle banconote in euro è stato Reinhold Gerstetter, bozzettista indipendente.
7. Come viene gestito il processo di produzione delle banconote in euro?
Per garantire una produzione efficiente delle banconote in euro, il processo di stampa è condiviso tra le banche centrali nazionali. La BCE assegna i volumi di produzione alle banche centrali nazionali, che riguardano uno o più tagli. Ciascuna banca centrale sostiene i costi di produzione per la quota ad essa assegnata.
Le banche centrali possono provvedere in proprio alla stampa o avvalersi di stamperie accreditate, che devono soddisfare elevati standard di sicurezza. Le banconote vengono successivamente distribuite tra le diverse banche centrali nazionali.
Gli accordi di produzione e un comune sistema di controllo della qualità garantiscono standard uniformi per tutte le banconote in euro. Nel corso dell’intero processo di produzione vengono eseguiti centinaia di test manuali e automatizzati per garantire che le banconote prodotte in stamperie diverse siano identiche.
8. Dove vengono stampate le banconote in euro in Italia?
In Italia le banconote vengono stampate dalla stamperia della Banca d’Italia a Roma.
9. Qual è l'impatto ambientale delle banconote in euro?
La BCE è impegnata a promuovere una corretta gestione ambientale e a ridurre al minimo i rischi per la salute e la sicurezza del pubblico e dei lavoratori coinvolti nella produzione delle banconote in euro.
Per garantire il mantenimento di standard elevati in materia di salute, sicurezza e condizioni ambientali durante la produzione delle banconote in euro e delle loro principali materie prime, la BCE ha sviluppato un Sistema di gestione ambientale e un Sistema di gestione della salute e sicurezza basati su standard internazionali.
Con l’introduzione in circolazione delle banconote in euro, la BCE ha effettuato una valutazione del loro ciclo di vita per identificarne l'impatto ambientale e determinare se il prodotto o i processi potessero essere migliorati sotto tale aspetto.
L’analisi era in linea con lo standard internazionale ISO 04040 e copriva l'intero ciclo di vita delle banconote in euro: produzione di materie prime, stampa di banconote, stoccaggio e circolazione, inclusa la selezione delle banconote usate e il loro processo di fine vita.
Sono stati presi in considerazione i dati raccolti da tutti i fornitori nella catena di produzione delle banconote in euro e dati specifici sulle materie prime utilizzate, nonché dati sui processi standard, come la produzione di elettricità o il trasporto (in gran parte tratti dalla banca dati Ecoinvent 2000).
L’analisi si è incentrata sulla produzione di banconote in euro nel 2003, che ammontava a circa tre miliardi di banconote per tutti i tagli, con un peso totale di circa 2.500 tonnellate.
Poiché le banconote in euro sono progettate per essere utilizzate quotidianamente, il loro impatto ambientale è stato confrontato con quello di altre attività giornaliere. La valutazione ha concluso che l'impatto ambientale totale causato dai tre miliardi di banconote in euro prodotte nel 2003 fosse equivalente all'impatto di un cittadino europeo che guida un'auto per un chilometro o lascia una lampadina da 60 W accesa per 12 ore.
Circolazione dell’euro
1. Chi è responsabile dell'emissione delle banconote in euro?
Le banconote in euro sono emesse dalle banche centrali nazionali dell'Eurosistema su espressa autorizzazione della BCE. La BCE detiene il potere esclusivo di autorizzare l'emissione di banconote in euro. La BCE e le banche centrali nazionali possono emettere tali banconote.
2. Cos'è l'Eurosistema?
Il termine Eurosistema indica la BCE e le banche centrali nazionali dei 19 Stati membri dell'UE la cui moneta è l'euro.
I 19 Stati membri che compongono l'UME (Unione Monetaria Europea) e che hanno adottato l'euro sono: Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna.
3. Cos’è il corso legale per le banconote?
La normativa conferisce alle banconote corso legale, cioè la possibilità di essere utilizzate come mezzo di pagamento in una data area, rendendone obbligatoria l'accettazione al valore nominale. Pertanto, il corso legale implica:
- accettazione obbligatoria;
- accettazione al valore facciale;
- potere liberatorio.
4. Esistono limitazioni al corso legale delle banconote in euro?
Le banconote in euro hanno corso legale illimitato nell'area che comprende i paesi che hanno adottato l'euro. Al di fuori di quest'area l'euro non ha corso legale.
5. In quali Paesi l’euro ha corso legale?
L’euro è valuta a corso legale in:
- Stati Membri dell’UE: Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna.
- Paesi europei che utilizzano l’euro a seguito di un accordo formalizzato con l’Unione Europea: Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.
- Paesi che utilizzano l’euro in assenza di un accordo formalizzato: Montenegro e Kosovo.
- Dipartimenti d’oltremare, territori e isole che fanno parte o sono associati agli Stati Membri dell’area dell’euro: Guadalupe, Guyana Francese, Martinica, Mayotte, Réunion, Saint Pierre e Miquelon, e i Territori Australi e Antartici Francesi.
6. È possibile che sia richiesta l’identificazione di qualcuno che desideri pagare con banconote da € 100, € 200 o € 500?
No. Tale prassi è una violazione dello status delle banconote in euro come valuta a corso legale e una minaccia ingiustificata alla fiducia del pubblico nelle banconote in circolazione.
Alcuni Stati membri hanno introdotto limiti massimi ai pagamenti in contanti al fine di combattere il riciclaggio di denaro, la frode fiscale e il finanziamento del terrorismo e della criminalità organizzata. Inoltre, tutte le società del settore finanziario dovrebbero avere politiche aziendali formali per prevenire l'uso improprio del sistema finanziario a scopo di riciclaggio di denaro, finanziamento del terrorismo e altre attività criminali.
7. Come viene gestito il flusso delle banconote in euro tra i vari Paesi?
Per far sì che tutti i Paesi abbiano tutti i tagli di banconote in euro a disposizione, le Banche centrali nazionali le ridistribuiscono attraversi spostamenti coordinati e finanziati a livello centrale dalla BCE.
Qualità
1. Chi garantisce la qualità delle banconote in circolazione?
Ogni Banca centrale nazionale dell’Eurosistema ha la responsabilità di assicurare la qualità delle banconote in euro in circolazione all’interno della propria area di competenza.
Prima di essere immesse in circolazione, tutte le banconote sono soggette a controlli di qualità che assicurano il rispetto dei requisiti stabiliti.
I controlli successivi alla loro entrata in circolazione sono svolti, in Italia, dalla Banca d’Italia e dai gestori del contante. La Banca d’Italia controlla le banconote che rientrano sotto forma di depositi attraverso sistemi di selezione in grado di rilevare le contraffazioni e verificare i livelli di qualità.
I gestori del contante (banche e altri soggetti specificamente individuati) verificano le banconote riversate dalla clientela tramite selezione automatica prima di immetterle negli ATM.
Per garantire la qualità delle banconote la BCE ha adottato la Decisione BCE/2010/14 relativa ai controlli di autenticità e qualità delle banconote in euro e sul loro ricircolo.
2. È possibile che banconote dello stesso taglio abbiano piccole differenze tra loro?
Sì, è possibile in quanto esistono piccole variazioni nei processi di produzione.
Verifica dell’autenticità delle banconote
1. Le banconote in euro sono sicure?
Sì. Le banconote in euro sono molto sicure poiché sono prodotte secondo i più elevati standard di sicurezza internazionali. La serie Europa include caratteristiche di sicurezza migliorate che tengono conto dei progressi tecnologici e offre quindi una forte protezione contro la contraffazione.
Diversi elementi di sicurezza sono progettati per rendere difficile la contraffazione. Oltre alle caratteristiche di sicurezza visibili, le banconote in euro contengono anche elementi che possono essere rilevati dalle macchine. Anche queste caratteristiche sono state migliorate nelle banconote della serie Europa.
2. Quale metodo dovrebbe essere utilizzato per verificare l’autenticità di una banconota in euro?
Deve essere utilizzato il metodo “guardare, toccare, muovere”.
È inoltre possibile utilizzare strumenti professionali per controllare una banconota, come una lente d'ingrandimento e dispositivi a raggi ultravioletti e infrarossi.
Le Banche centrali nazionali testano regolarmente le apparecchiature per la verifica delle banconote utilizzando una selezione delle contraffazioni più frequentemente rinvenute in circolazione. La BCE pubblica un elenco di macchine e dispositivi che hanno superato i test in modo da aiutare i soggetti che operano con il contante e i commercianti a scegliere un dispositivo che li supporti nell'autenticazione delle banconote in euro.
3. È possibile rilevare banconote contraffatte senza utilizzare alcuna strumentazione?
Sì. Puoi controllare le banconote semplicemente utilizzando il metodo “toccare, guardare, muovere” descritto nella sezione "The €uro" del sito web della BCE e sui siti web delle Banche centrali nazionali. Se ricevi una banconota sospetta, confrontala direttamente con una che sai essere autentica.
4. La strumentazione che utilizza la luce ultravioletta è affidabile?
Questo tipo di strumentazione è considerato un utile ausilio per esaminare alcuni elementi di sicurezza sulle banconote in euro. In ogni caso la decisione spetta sempre all’utente, che deve avere una buona conoscenza degli elementi di sicurezza per stabilire l’autenticità di una banconota. In realtà l’utente deve sempre controllare più di un elemento di sicurezza e non affidarsi esclusivamente alla visualizzazione con luce ultravioletta, poiché ci sono delle contraffazioni che imitano molto bene le proprietà di una banconota esposta alla luce UV. Al contrario, una banconota lavata accidentalmente può non reagire a tale luce in maniera normale.
5. Si può analizzare una banconota solo testandola con una penna rilevatrice di banconote contraffatte?
No, il controllo dell'autenticità di una banconota in euro deve essere basato su diversi elementi di sicurezza, utilizzando il metodo “toccare, guardare, muovere” e/o apparecchiature testate, una lente d'ingrandimento, dispositivi a raggi ultravioletti e infrarossi.
6. Gli elementi di sicurezza si possono deteriorare?
Si. Le banconote possono perdere alcune delle loro proprietà se sono maneggiate senza cura.
7. Una banconota legittima che perde uno degli elementi di sicurezza perde il suo valore?
No. Se la banconota è autentica e conforme ai requisiti per la sostituzione, la banconota sarà rimborsata.
Contraffazione
1. Come si previene e si combatte la contraffazione delle banconote in euro?
La Banca centrale europea (BCE) ha istituito un Centro di Analisi della Contraffazione per coordinare le informazioni tecniche e statistiche sulle contraffazioni dell’euro. Le informazioni acquisite nella base dati del centro sono condivise con le Forze di polizia nazionali e gli altri organismi coinvolti nella lotta alla contraffazione. La BCE stessa collabora con l’European Police Office (Europol), che ha il mandato di combattere la contraffazione di valuta (con particolare attenzione all’euro), l’International Criminal Police Organization (Interpol) e la Commissione Europea.
La BCE segue attentamente il progresso delle tecnologie di stampa e di riproduzione delle immagini, così come il numero delle banconote contraffatte ritirate/sequestrate. Dopo il sequestro tutte le banconote sono analizzate dalle banche centrali nazionali dell’area dell’euro o dal Centro di Analisi della Contraffazione della BCE. L’attività di “Ricerca e sviluppo” nel campo della produzione delle banconote è orientata a sostenere l’integrità dell’euro come valuta internazionale.
2. Una banconota contraffatta può essere cambiata con una banconota legittima?
No. Ricevere una banconota contraffatta come se si trattasse di una banconota legittima equivale a perderne il valore. Per questo è importante saper riconoscere l’autenticità delle banconote al momento della loro accettazione.
3. Come dovrebbero procedere le banche con banconote falsificate o contraffatte?
Ogni qualvolta ricevano banconote sospette di falsità, sono obbligate a inviarle alle Autorità nazionali competenti (in Italia, alla Banca d’Italia) insieme ai dettagli sull’identità dell’esibitore, la data, il luogo e le modalità di ricezione delle banconote.
Banconote macchiate da inchiostro antirapina
1. Cosa sono i sistemi intelligenti di neutralizzazione delle banconote?
I sistemi intelligenti di neutralizzazione delle banconote sono dispositivi di protezione installati, ad esempio, negli sportelli automatici (ATM), nelle casseforti dei contanti o negli automezzi per il trasporto di banconote, che contrassegnano o distruggono parzialmente le banconote a seguito di un tentativo di rapina o furto.
2. Quali sono le caratteristiche di una banconota neutralizzata?
Molti sistemi di neutralizzazione intelligente si basano sull’utilizzo di inchiostri. Producono macchie sulle banconote, normalmente più concentrate sui bordi. L'inchiostro di solito scorre dai bordi verso il centro della banconota, lasciando un disegno caratteristico. I colori più comuni degli inchiostri sono viola, verde, blu, rosso e nero.
A volte vengono fatti tentativi per rimuovere le macchie di inchiostro mediante lavaggio o trattamento chimico delle banconote.
Esistono anche sistemi intelligenti di neutralizzazione delle banconote basati sull’utilizzo della colla. In questo caso banconote vengono fuse insieme in un blocco, in modo permanente e irreversibile. Una banconota non può essere staccata dal blocco senza strapparla in piccoli pezzi.
3. Cosa si deve fare con una banconota macchiata o sottoposta a ripulitura o con banconote fuse insieme in un blocco di colla?
Una banconota danneggiata da un sistema di neutralizzazione intelligente (IBNS) può essere cambiata solo dal suo legittimo proprietario, che è stato vittima del crimine, o da un suo delegato.
Il pubblico non deve accettare banconote macchiate di inchiostro, ripulite, che presentano macchie sospette o che sembrano essere state trattate chimicamente per rimuovere l'inchiostro e dovrebbe chiedere un'altra banconota.
I gestori del contante devono trattenere queste banconote e chiedere, in linea con la legislazione nazionale, informazioni sulla loro provenienza e i dati dell’esibitore. Devono quindi inviarle alle autorità competenti (in Italia, alla Banca d’Italia) che le invia alle FF.O. per le indagini di competenza.
Banconote danneggiate
1. Si possono cambiare banconote danneggiate o mutilate?
Le banconote in euro danneggiate o mutilate possono essere cambiate con altre banconote di pari valore idonee alla circolazione a condizione che siano soddisfatti i requisiti di cui articolo 3 della Decisione della BCE del 19/04/2013 (BCE/2013/10).
2. Se una banconota è danneggiata o mutilata come è opportuno procedere?
Il possessore della banconota danneggiata o mutilata deve presentarsi in una filiale della banca centrale nazionale competente (in Italia, la Banca d’Italia), dove saranno effettuati i controlli del caso.