N. 719 - La ricchezza delle famiglie e la scelta di diventare imprenditore: c’è un legame?

Il lavoro analizza gli effetti della ricchezza accumulata da una famiglia sulla decisione di diventare imprenditore da parte di uno o più dei suoi membri. In base ai modelli di scelta dell’occupazione, in assenza di vincoli finanziari nel mercato dei capitali la ricchezza disponibile non dovrebbe influenzare tale decisione, una volta che si tenga conto di quei fattori che possono influenzare sia la ricchezza stessa sia la scelta del tipo di occupazione. Al contrario, in presenza di imperfezioni nel mercato del credito, una maggiore ricchezza accresce la probabilità di iniziare un’attività imprenditoriale.

Numerosi studi empirici hanno verificato che la ricchezza ha un effetto positivo e significativo sulla decisione di diventare imprenditore in paesi quali il Regno Unito e gli Stati Uniti. Questo lavoro estende l’analisi anche all’Italia, utilizzando i dati dell’Indagine sui bilanci delle famiglie della Banca d’Italia. In particolare, i dati disponibili consentono di misurare con buona approssimazione sia le capacità imprenditoriali sia l’avversione al rischio, permettendo una più accurata verifica empirica.

I risultati indicano che anche in Italia una maggiore ricchezza familiare accresce la probabilità che un individuo decida di diventare imprenditore. Il lavoro evidenza inoltre che l’effetto è meno forte per i nuclei familiari più abbienti, in particolare per quelli con una ricchezza superiore al valore mediano. Ciò è coerente con l’esistenza di vincoli finanziari. Altri risultati possono essere interpretati nella stessa direzione. In particolare, la ricchezza ha un effetto più grande per le famiglie che vivono nelle regioni del paese dove più debole è l’enforcement dei contratti di prestito bancario in caso di insolvenza del debitore. Una maggiore difficoltà a recuperare il credito accresce la selettività delle banche, rendendo più difficile il finanziamento di nuove attività imprenditoriali. L’effetto della ricchezza è inoltre più forte per le famiglie che, in base ai dati dell’indagine, hanno avuto in passato difficoltà di accesso al credito.

Per contro, le imperfezioni del mercato non determinerebbero la nascita di imprese sottodimensionate rispetto a quanto desiderato dall’imprenditore Tenendo conto della decisione di avviare un’attività imprenditoriale, una maggiore ricchezza non ha effetti sulla dimensione iniziale dell’impresa.

L’esistenza di vincoli finanziari potrebbe pertanto indurre le famiglie italiane ad accumulare attività al fine di facilitare la scelta di diventare imprenditori.

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