Il lavoro intende individuare le politiche per l'infanzia ottimali (sussidi per l'acquisto di servizi e offerta pubblica di nidi), considerando che la cura fornita ai bambini influisce sulla loro abilità futura. Si analizza un contesto in cui l'intervento pubblico è reso necessario dalla presenza di due fonti di inefficienza economica: i genitori non tengono sufficientemente conto dell'impatto della cura dell'infanzia sulle generazioni future; la tassazione del reddito è distorsiva, quindi l'offerta di lavoro subottimale. In un modello di tassazione ottimale del reddito, genitori altruisti assicurano servizi di cura ai figli producendoli direttamente o acquistandoli sul mercato. Se il policy-maker può osservare il livello dei servizi di cura forniti dai genitori, è ottimale sussidiarne l'acquisto solo per correggere la mancata considerazione degli effetti sul capitale umano delle generazioni future. Se, invece, esso non è osservabile, l'acquisto di servizi va sussidiato anche per ragioni redistributive. Sussidi più elevati alle famiglie a basso reddito vanno erogati per ragioni di efficienza. La fornitura pubblica di nidi può essere auspicabile quando l'acquisto di servizi non è osservabile a livello familiare.
N. 180 - Investire nell'infanzia: quale ruolo per l'intervento pubblico?
Testo della pubblicazione
- N. 180 - Investire nell'infanzia: quale ruolo per l'intervento pubblico? (solo in inglese) pdf 748.7 KB Data pubblicazione: 20 giugno 2013