N. 35 - L'economia dell'AbruzzoAggiornamento congiunturale

Nei primi nove mesi del 2019 l'attività nel settore industriale ha mostrato un rallentamento, in particolare nel comparto metalmeccanico; vi ha contribuito la flessione della domanda estera. Nel complesso del primo semestre, le esportazioni sono diminuite, riflettendo soprattutto la contrazione registrata nei paesi della UE. Il calo ha interessato tutti i principali comparti, a eccezione dei mezzi di trasporto e dell'alimentare. I piani di investimento delle imprese industriali per il 2019, indicati in lieve contrazione dalle aziende rispetto all'anno precedente, sono stati generalmente confermati. La spesa in investimenti fissi prevista per il 2020 è mediamente in linea con quella realizzata nell'anno in corso.

Il quadro congiunturale nell'edilizia si è indebolito, risentendo anche del rallentamento delle erogazioni di contributi pubblici per la ricostruzione nell'area colpita dal sisma del 2009. Le ore lavorate nel primo semestre dell'anno si sono ridotte. Nel mercato immobiliare, le compravendite di abitazioni hanno continuato a crescere, pur facendo registrare un rallentamento nel secondo trimestre. Anche la crescita degli scambi di edifici non residenziali si è indebolita. Le quotazioni degli immobili sono ulteriormente diminuite. Nei servizi la dinamica dell'attività economica è apparsa complessivamente positiva, grazie al buon andamento dei comparti del turismo e dei trasporti. Come nello scorso anno, il numero di imprese attive nel terziario è aumentato nei servizi finanziari e alle imprese e in quelli di alloggio e ristorazione, mentre si è ridotto nel commercio.

Nei primi sei mesi del 2019 è proseguita in Abruzzo la flessione dell'occupazione, già emersa nella seconda parte dell'anno precedente. La contrazione ha riguardato tutti i comparti produttivi con la sola eccezione, tra i servizi, di quello del commercio, alberghiero e della ristorazione. Tra i lavoratori alle dipendenze, è proseguita la flessione delle assunzioni a termine, a fronte di un aumento del numero di contratti a tempo indeterminato. Il tasso di disoccupazione è diminuito, in presenza di un calo della partecipazione al mercato del lavoro. Il ricorso alla Cassa integrazione guadagni è cresciuto, soprattutto nella componente straordinaria.

Nel primo semestre del 2019 la dinamica del credito alle imprese della regione è rimasta debole. È proseguito il calo dei prestiti al settore delle costruzioni e alle aziende di minore dimensione. I finanziamenti destinati ai consumi delle famiglie hanno continuato a crescere in modo sostenuto, mentre hanno rallentato i prestiti per l'acquisto di abitazioni. È proseguito il miglioramento della qualità del credito, sebbene il tasso di deterioramento dei prestiti risulti ancora superiore alla media nazionale.

I depositi bancari di famiglie e imprese abruzzesi sono moderatamente cresciuti. Nel portafoglio delle famiglie sono ancora cresciute le consistenze dei titoli di Stato e si è interrotto il calo delle obbligazioni bancarie, in atto da alcuni anni.

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