Coefficiente della riserva di capitale anticiclica (countercyclical capital buffer, CCyB)Fissazione allo zero per cento per il secondo trimestre del 2020

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Sintesi del comunicato

Sulla base dell'analisi degli indicatori di riferimento la Banca d'Italia ha deciso di mantenere il coefficiente della riserva di capitale anticiclica allo zero per cento per il secondo trimestre del 2020. In particolare:

  • nel quarto trimestre del 2019 lo scostamento dal trend di lungo periodo del rapporto tra credito bancario e PIL (credit-to-GDP gap) era ampiamente negativo: di circa diciassette punti percentuali se calcolato sulla base della metodologia standard del Comitato di Basilea; di dieci secondo la metodologia sviluppata dalla Banca d'Italia, che tiene conto delle caratteristiche specifiche del ciclo creditizio nel nostro paese. Indicazioni analoghe provengono dal rapporto tra credito totale e PIL;
  • una pluralità di altri indicatori confermano la debolezza del ciclo finanziario in Italia. Il tasso di crescita del credito alle famiglie è pressoché stabile, ma quello alle imprese, già negativo, si è di nuovo ridotto. L'incidenza dei prestiti deteriorati alle imprese, benché in riduzione, si mantiene ancora su valori elevati. Anche gli indicatori reali strettamente connessi con l'evoluzione delle condizioni macrofinanziarie forniscono segnali coerenti: il tasso di disoccupazione resta su livelli elevati; i prezzi delle abitazioni in termini reali rimangono ben inferiori al loro livello di lungo periodo.

Comunicato Stampa

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