Informazioni utili cambio lire - euro

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È ancora possibile cambiare le lire in euro?

È possibile per le seguenti banconote, a condizione che il richiedente dimostri di aver presentato la richiesta di cambio tra il 6 dicembre 2011 e il 28 febbraio 2012:

  • 500.000 "tipo 1997"
  • 100.000 "tipo 1983"
  • 100.000 "tipo 1994"
  • 50.000 "tipo 1992"
  • 10.000 "tipo 1984"
  • 5.000 "tipo 1985"
  • 2.000 "tipo 1990"
  • 1.000 "tipo 1990"

Cosa si intende per "richiesta di cambio"?

Si intende una richiesta scritta, presentata nelle seguenti forme:

  • cartacea con sottoscrizione
  • tramite PEC
  • tramite e-mail

Alla richiesta scritta è equiparata la dichiarazione di impossibilità di effettuare il cambio rilasciata da una Filiale della Banca d'Italia tra il 6 dicembre 2011 e il 28 febbraio 2012, purché sottoscritta da parte del personale dell'Istituto.

Una documentazione diversa da quelle sopra descritte dovrà essere valutata dalla Banca d'Italia caso per caso sotto il profilo dell'affidabilità.

Le Filiali della Banca d'Italia aperte al pubblico sono: Agrigento, Ancona, Aosta, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Catanzaro, Firenze, Forlì, Genova, L'Aquila, Lecce, Livorno, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Potenza, Reggio Calabria, Salerno, Sassari, Torino, Trento, Trieste, Venezia, Verona.

Quali sono le conseguenze se non è stata presentata una richiesta di cambio tra il 6 dicembre 2011 e il 28 febbraio 2012?

In base all'attuale normativa (v. paragrafo "quadro giuridico") non è possibile effettuare il cambio delle lire.

La Banca d'Italia ha versato al bilancio dello Stato il controvalore delle banconote in lire ancora in circolazione (complessivamente circa 1,2 mld di euro).

Quadro giuridico

Il 28 febbraio 2002 le banconote e le monete in lire hanno cessato di avere corso legale. Il termine ultimo per la conversione delle banconote in lire non prescritte era fissato al 28 febbraio 2012 (Legge n. 96/1997, art. 3, comma 1).

Il 6 dicembre 2011 il legislatore ha anticipato la prescrizione delle lire dal 28 febbraio 2012 al 6 dicembre 2011, con decorrenza immediata (decreto-legge n. 201/2011, articolo 26, recante "Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici").

Il 7 ottobre 2015 la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della norma, nella parte in cui disponeva l'anticipazione della prescrizione delle lire rispetto al termine originario (Sentenza n. 216/2015 pubblicata sulla G. U. 11/11/2015).

Il 21 gennaio 2016 il Ministero dell'Economia e delle Finanze, nel dare esecuzione alla sentenza della Corte Costituzionale e al fine di garantire certezza e trasparenza alle operazioni di conversione, ha previsto l'onere, a carico del soggetto che richiede la conversione, di dimostrare di aver presentato la richiesta di cambio delle lire tra il 6 dicembre 2011 e il 28 febbraio 2012, specificandone l'importo.

Il 22 gennaio 2016 le Filiali della Banca d'Italia aperte al pubblico hanno iniziato a effettuare le operazioni di cambio delle lire nel rispetto delle istruzioni impartite dal MEF.

Le operazioni di cambio eseguite a partire dal 22 gennaio 2016 sono state 267, per un importo complessivo di 2.708.407,58 euro.

Per quanto riguarda gli altri Paesi che hanno adottato l'euro, ciascuno ha deciso se fissare o meno una scadenza per la conversione in euro delle valute precedentemente utilizzate. Le scadenze adottate dai diversi Paesi sono riportate sul sito internet della Banca centrale Europea (https://www.ecb.europa.eu/euro/exchange/html/index.it.html).

Per chiarimenti e segnalazioni è attiva la casella conversionelireeuro@bancaditalia.it