N. 1219 - Attese di inflazione e decisioni aziendali: nuova evidenza causale

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di Olivier Coibion, Yuriy Gorodnichenko e Tiziano Ropeleaprile 2019

Il lavoro utilizza le informazioni dell'Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita condotta dalla Banca d'Italia presso un campione di imprese con almeno 50 addetti per valutare se le aspettative di inflazione influiscano su alcune importanti decisioni aziendali (i prezzi di vendita, la domanda di lavoro e il grado di utilizzo delle linee di credito). Il periodo di stima va dal terzo trimestre del 2012 al primo trimestre del 2018.

Le imprese che si attendono un maggior tasso di inflazione aumentano i propri prezzi di vendita e l'utilizzo delle linee di credito. Esse riducono anche la domanda di lavoro, plausibilmente perché attribuiscono l'aumento dell'inflazione a shock negativi di offerta. Nel periodo in cui i tassi di interesse ufficiali si sono mantenuti al loro limite inferiore (dal quarto trimestre del 2014), gli effetti delle attese di inflazione sui prezzi e sulla domanda di credito risultano più forti; quello sull'occupazione diviene positivo.

Pubblicato nel 2020 in: Quarterly Journal of Economics, v. 135, 1, pp. 165-219

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