La letteratura economica ha riconosciuto il ruolo di fonti “granulari” del ciclo economico, mostrando che le fluttuazioni aggregate possono discendere anche da shock idiosincratici che colpiscono le singole imprese: ciò può avvenire in maniera sia diretta, nel caso di unità produttive di grandi dimensioni, sia indiretta, se gli shock si propagano dalle singole imprese al resto dell’economia attraverso le connessioni derivanti dalle forniture di input della produzione. L’ipotesi di granularità viene sottoposta a verifica utilizzando dati relativi all’Italia.
I risultati indicano che gli shock idiosincratici di produttività totale dei fattori (PTF) sono in grado di spiegare circa il 30 per cento della volatilità della PTF aggregata; inoltre, il canale “di connessione” risulta più rilevante (soprattutto per il settore manifatturiero) di quello “diretto”, la cui importanza si è tuttavia accresciuta durante le crisi finanziaria globale e del debito sovrano.
