N. 1122 - Un approccio non parametrico alla stima di VAR di ampie dimensioni

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di George Kapetanios, Massimiliano Marcellino e Fabrizio Vendittigiugno 2017

Il lavoro propone un metodo di stima non parametrico per modelli VAR (vettori autoregressivi) di ampie dimensioni e con parametri che variano nel tempo. Questa classe di modelli ha ricevuto crescente interesse da quando la crisi ha evidenziato la presenza di importanti non-linearità nella relazione fra variabili macroeconomiche. Il loro utilizzo è tuttavia limitato da problemi computazionali, legati al numero di parametri da stimare, molto elevato rispetto al numero di osservazioni disponibili.

La soluzione proposta in questo lavoro consiste nell’applicazione di un metodo non parametrico che, nella stima dei coefficienti del VAR, dà peso decrescente alle osservazioni più distanti nel tempo (data discounting). Lo stimatore non necessita di tecniche di simulazione per esser applicato, e risulta adatto anche a set informativi molto ampi.

L’efficacia del metodo proposto viene valutata in due applicazioni empiriche, utilizzando dati mensili per il periodo 1955-2013 relativi all’economia degli Stati Uniti. Nella prima si conduce un esercizio di previsione delle principali variabili macroeconomiche (occupazione, tassi d’interesse e inflazione) sulla base di VAR di diverse dimensioni (da 20 a 78 variabili). Nel secondo si analizza l’evoluzione nel tempo degli effetti di uno shock al prezzo del petrolio sugli indici di produzione industriale dei principali settori dell’economia statunitense. I risultati ottenuti possono essere sintetizzati come segue.

  1. l’introduzione di parametri variabili conduce a previsioni in media più accurate rispetto a quelle ottenute sulla base di modelli con parametri costanti. I miglioramenti sono particolarmente significativi quando si aggregano previsioni generate da modelli con coefficienti variabili che usano diversi gradi di data discounting.
  2. I risultati dell’analisi strutturale mostrano un’attenuazione degli effetti recessivi di shock petroliferi a partire dalla fine degli anni 70 sull’output industriale, particolarmente pronunciata per i beni strumentali e per quelli intermedi.

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