N.1061 - Una valutazione dei provvedimenti per l'accelerazione dei pagamenti dei debiti commerciali della pubblica amministrazione in Italia

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di Leandro D'Aurizio e Domenico Depaloaprile 2016

Nel corso degli ultimi anni, il Governo italiano ha varato alcuni provvedimenti volti ad accelerare il pagamento dei debiti commerciali delle Amministrazioni pubbliche.

In particolare, nel corso del 2013 il Governo ha stanziato fondi specificamente destinati al rimborso dei crediti commerciali vantati dalle imprese già scaduti alla fine del 2012 (privilegiando i crediti scaduti da maggiore tempo).

Questo lavoro valuta gli effetti sull’equilibrio finanziario delle imprese dei rimborsi effettuati fino a settembre del 2013. Vengono utilizzate informazioni rilevate tra settembre e ottobre dello stesso anno dall’indagine congiunturale della Banca d’Italia, relative a un campione rappresentativo di imprese italiane dell’industria e dei servizi non finanziari con almeno 20 addetti.

Le imprese sono distinte in tre gruppi: quelle prive di relazioni con le Amministrazioni pubbliche; quelle che avevano diritto a ottenere i pagamenti, ma non li avevano ancora ricevuti al momento dell’intervista; quelle che avevano tale diritto e che – almeno in parte – avevano ricevuto il dovuto.

La tecnica di stima utilizzata è del tipo difference-in-differences; come gruppo di controllo vengono utilizzate le imprese del primo gruppo.

I risultati mostrano che i rimborsi hanno contribuito a migliorare l’equilibrio finanziario delle imprese. Più in dettaglio, nel corso del 2013 le imprese rimborsate hanno visto diminuire la quota della loro esposizione nei confronti del sistema bancario classificata dagli intermediari creditizi come rischiosa (i cosiddetti crediti deteriorati). Inoltre queste stesse imprese hanno fatto minore ricorso alla cessione dei crediti vantati verso terzi sul mercato del factoring, uno strumento tipicamente utilizzato dalle imprese in difficili condizioni di liquidità.

Anche le imprese che – titolate a ricevere il pagamento – non erano state rimborsate al momento dell’intervista in media avrebbero beneficiato dei provvedimenti, godendo di migliori condizioni generali di accesso al mercato del factoring per la cessione dei crediti.