N. 977 - L'uso di indicatori finanziari per previsioni sulla distribuzione di prodotto e inflazione negli Stati Uniti (solo in inglese)

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di Piergiorgio Alessandri e Haroon Mumtazottobre 2014

Il lavoro propone un nuovo approccio statistico per formulare previsioni di medio periodo sull’andamento dell’economia reale utilizzando variabili finanziarie e indicatori di liquidità dei mercati.

Il contributo di questo lavoro poggia su due innovazioni. La prima è uno spostamento dell’enfasi dalla stima del solo valore atteso delle variabili macroeconomiche a quella della loro intera distribuzione probabilistica. La seconda è l’impiego di modelli econometrici che riflettono la possibilità che l’impatto sull’economia reale di shock di natura finanziaria possa cambiare nel tempo, rafforzandosi nei periodi di tensione dei mercati.

Nell’applicazione empirica viene utilizzato un indicatore statistico di credito e liquidità calcolato dalla Federal Reserve di Chicago, il Financial Condition Index (FCI), per costruire previsioni sulla distribuzione della produzione industriale e dell’inflazione al consumo per gli Stati Uniti nel periodo tra il 1973 e il 2013.

I risultati mostrano che l’indicatore consente di ottenere previsioni più accurate sia per la produzione industriale che per l’inflazione. L’indicatore risulta particolarmente utile se inserito in un modello a due regimi che tiene conto della possibilità che la correlazione tra andamento dei mercati finanziari e economia reale possa intensificarsi nei momenti di elevato stress finanziario. Sulla base del picco registrato dall’FCI a fine 2008, questo modello avrebbe attribuito una probabilità pari a circa il 30% al verificarsi di una pesante contrazione della produzione industriale nel corso del 2009. Per un modello basato sugli stessi dati ma lineare, e quindi incapace di discriminare tra periodi di calma e periodi di crisi, la probabilità stimata sarebbe stata di circa l'8%, mentre un modello lineare e privo di FCI avrebbe considerato l’evento pressoché impossibile.

Pubblicato nel 2017 in: Review of Economic Dynamics, v. 24, pp. 66-78