N. 856 - Comunicazione pubblica dinamica ottimale

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di Marcello Miccolimarzo 2012

Gli agenti economici prendono decisioni in condizioni d’incertezza. È opinione comune che, in tale situazione, una maggiore disponibilità d’informazione, permettendo scelte più oculate, migliori il benessere. Nel lavoro si mostra che vi possono essere casi particolari in cui ciò non risulta necessariamente vero.

L’analisi ipotizza che il benessere degli agenti sia tanto più elevato quanto migliore è la loro stima di variabili aggregate dell’economia non osservabili con precisione. Nel prendere le proprie decisioni essi hanno due tipi d’informazione: una privata ─che fornisce un segnale imperfetto sullo stato dell’economia ─e una pubblica, ma anch’essa potenzialmente imprecisa perché preliminare, diffusa da un’agenzia nazionale.

L’interazione tra il settore privato e l’agenzia nazionale si sviluppa in più stadi. In ognuno di essi gli agenti osservano le informazioni privata e pubblica e prendono una decisione coerente con queste. L’agenzia nazionale osserva imperfettamente le decisioni degli agenti e le utilizza per ottenere una nuova stima dello stato dell’economia, che viene annunciata al settore privato nello stadio successivo e costituisce quindi la nuova informazione pubblica.

Nella situazione descritta, all’aumentare del peso dell’informazione pubblica nel processo decisionale degli agenti diminuisce il contenuto informativo delle loro scelte: il minor ricorso degli agenti al loro segnale privato fa mancare la fondamentale fonte di nuove conoscenze per l’agenzia.

Nel decidere a che stadio di precisione rilasciare le proprie stime, l’agenzia deve quindi valutare in che misura la sua comunicazione riduce la possibilità di estrarre utili informazioni sullo stato dell’economia dalle decisioni del settore privato.

Il lavoro studia la strategia di comunicazione dell’agenzia nazionale che massimizza il benessere aggregato. Si dimostra che il benessere degli agenti può migliorare se l’agenzia decide di non rilasciare l’informazione quando è ancora troppo preliminare: evitando di diffondere informazioni ancora provvisorie, è possibile osservare una maggiore quantità d’informazione dal settore privato, aumentando così la precisione della sua stima sullo stato dell’economia che verrà rilasciata negli stadi successivi.

Questa strategia comunicativa può essere ottimale specialmente in presenza di elevata incertezza, quando gli agenti reagiscono maggiormente all’informazione pubblica.

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