N. 847 - Previsioni dell’attività economica con indicatori mirati a più alta frequenza

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di Guido Bulligan, Massimiliano Marcellino e Fabrizio Vendittifebbraio 2012

Il lavoro valuta la performance previsiva di due tra gli approcci più utilizzati in letteratura per la previsione dell’andamento di breve periodo del PIL e delle principali componenti della domanda: i modelli bridge e quelli a fattori.

L’analisi è condotta in due stadi. Nel primo si seleziona un numero ridotto di indicatori mensili che, sulla base di alcuni criteri statistici, risultano informativi rispetto alla variabile trimestrale da prevedere. Nel secondo stadio, per i modelli bridge si utilizza una strategia “dal generale allo specifico” per pervenire alla specificazione di un’equazione dinamica tra la variabile di interesse e i suddetti indicatori; per i modelli a fattori, l’insieme di indicatori selezionati al primo stadio viene sintetizzato in un numero ristretto di fattori comuni latenti, che vengono poi utilizzati in una semplice equazione lineare per prevedere la variabile d’interesse. Il benchmark rispetto al quale sono valutate le previsioni fornite da entrambi gli approcci è costituito da un modello a fattori basato sull’insieme completo degli indicatori mensili.

L’analisi della performance si fonda sulle previsioni in “tempo reale”, a orizzonti di uno e due trimestri in avanti, del PIL dell’Italia e delle sue componenti dal lato della domanda. I risultati mostrano che, per entrambi gli approcci, la preselezione degli indicatori congiunturali conduce in generale a previsioni più accurate di quelle ottenute dal modello benchmark. I modelli bridge, inoltre, forniscono previsioni mediamente migliori di quelle dei modelli a fattori. Tali conclusioni non sono influenzate dall’inclusione nel periodo di previsione del biennio 2008-09, caratterizzato da una forte contrazione dell’attività economica.

Un’estensione dell’analisi alle previsioni del PIL della Germania, della Francia, della Spagna e del complesso dell’area dell’euro conferma i risultati ottenuti nel caso dell’Italia.

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