N. 841 - Struttura a termine reale e inflazione di pareggio nell’area dell’euro

Go to the english version Cerca nel sito

di Marcello Pericolifebbraio 2012

In diversi paesi, i titoli indicizzati all’inflazione sono ormai da tempo emessi su varie scadenze. Ciò consente di stimare la struttura a termine di tassi di interesse reali zero-coupon. Dal confronto con la corrispondente curva dei tassi nominali, è possibile inoltre ottenere una stima della struttura a termine del tasso di inflazione di pareggio (breakeven inflation rate); tale indicatore è normalmente utilizzato come una misura delle aspettative di inflazione, sebbene esso incorpori anche un premio per il rischio di inflazione.

La prima parte del lavoro presenta una stima della struttura a termine dei tassi d’interesse per l’area dell’euro implicita nei prezzi dei titoli pubblici francesi indicizzati all’inflazione dell’area dell’euro. La stima è ottenuta tramite una metodologia spline, che è maggiormente flessibile sulle scadenze a breve termine. Le stime della struttura a termine nominale e reale per il periodo compreso tra novembre 2001 e gennaio 2010 sono effettuate utilizzando i prezzi giornalieri, rispettivamente, dei titoli nominali e dei corrispondenti titoli indicizzati all’inflazione dell’area dell’euro emessi dal Tesoro francese. Nella seconda parte il lavoro presenta le stime del tasso di inflazione di pareggio a scadenza costante.

La metodologia utilizzata per stimare la struttura a termine dell’area dell’euro risulta stabile e fornisce stime in-sample e out-of- sample migliori di quelle di altri lavori. Essa è inoltre particolarmente efficace nel catturare la forma generale della struttura a termine, eliminando variazioni idiosincratiche dei prezzi dei singoli titoli indicizzati. La risultante struttura a termine può essere espressa in diverse forme, tra cui tassi zero-coupon, par-yield e forward.

I tassi di interesse reali si mostrano stabili sugli orizzonti più lunghi. In particolare, il tasso reale decennale è stimato attorno al 2 per cento dal 2002 al 2009. La stagionalità dell’indice dei prezzi al consumo non influenza in misura significativa i rendimenti reali.

Il tasso di inflazione di pareggio è molto volatile sulle scadenze a breve termine e tende a stabilizzarsi al crescere della durata. L’elevata dispersione dei tassi di inflazione di pareggio sulle varie scadenze osservata tra il 2002 e il 2005 coincide con la prima fase dell’introduzione della moneta unica; la dispersione diminuisce nella seconda parte del periodo campionario. Sulla scadenza decennale il tasso di inflazione di pareggio varia in un intervallo compreso tra il 2 e il 2,5 per cento, ad eccezione di una brusca caduta alla fine del 2008.

Una misura del premio per il rischio di inflazione, ottenuta confrontando il tasso di inflazione di pareggio con le aspettative di inflazione raccolte da Consensus Economics e dalla BCE, mostra un andamento pro-ciclico.

Testo della pubblicazione