N. 806 - Eterogeneità e apprendimento con mercati completi

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di Sergio Santoroaprile 2011

Il lavoro analizza l’effetto sulle scelte di consumo e sul benessere sociale dell’introduzione di mercati finanziari completi, rispetto a una situ azione di autarchia finanziaria (un caso particolare di mercati incompleti in cui si assume che ogni individuo possa spendere esclusivamente il proprio reddito). Nel lavoro si ipotizza che gli individui non abbiano aspettative razionali; ciascuno di loro non ha perfetta conoscenza dei meccanismi alla base delle decisioni economiche degli altri agenti e forma le proprie scelte di consumo futuro sulla base dei dati storici, analizzati tramite propri modelli di apprendimento.

In caso di autarchia finanziaria la rimozione dell’ipotesi di aspettative razionali non ha conseguenze sulle scelte di consumo, poiché gli agenti spendono il loro reddito corrente indipendentemente dalle attese sul futuro. Per contro, con mercati completi l’eterogeneità delle previsioni iniziali degli agenti e dei loro meccanismi di apprendimento si riflette in differenze nei piani di consumo, che sarebbero assenti nell’ipotesi di perfetta razionalità. Per esempio, un individuo particolarmente ottimista sulla sua capacità di consumo futuro e che ripone maggiore fiducia nelle proprie previsioni si indebiterà inizialmente per accrescere la spesa, correggendo gradualmente le sue valutazioni.

Tali comportamenti individuali implicano che l’economia non converge all’equilibrio di aspettative razionali. Un individuo inizialmente ottimista, che consuma più di quanto avrebbe fatto nel caso di perfetta razionalità, accumula un debito, che nel lungo periodo dovrà ripagare consumando meno di quanto si sarebbe riscontrato in presenza di aspettative razionali.

Inoltre, nell’ipotesi di aspettative non razionali l’introduzione di mercati finanziari completi può ridurre il benessere sociale. Le differenze nei piani di consumo sono inefficienti, in quanto discendono dalla non perfetta razionalità piuttosto che dalle condizioni economiche individuali; è possibile che siano così ampie da più che compensare l’effetto positivo esercitato dalle maggiori possibilità di diversificazione del rischio offerte dalla presenza di mercati completi.

Nel modello presentato nel lavoro l’ottimo paretiano può essere raggiunto, in assenza di aspettative razionali e con mercati finanziari completi, mediante l’introduzione di una tassa sull’indebitamento finalizzata a trasferire risorse dagli agenti più ottimisti agli altri.

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