N. 791 - Gli incentivi alla ricerca e sviluppo sono efficaci? Evidenza dal metodo “regression discontinuity”

Go to the english version Cerca nel sito

di Raffaello Bronzini e Eleonora Iachinifebbraio 2011

Gli incentivi pubblici alla ricerca e sviluppo (R&S) sono molto diffusi nelle economie avanzate. Il motivo di questa ampia diffusione è che l’attività di R&S genera esternalità positive e, pertanto, le imprese investono meno di quanto sarebbe ottimale dal punto di vista sociale. Con i sussidi si vorrebbe portare il livello di equilibrio della R&S privata a quello socialmente ottimo.

Nonostante esistano numerosi studi internazionali che hanno analizzato gli effetti dei sussidi alla R&S, non c’è consenso circa l’efficacia di queste politiche. I risultati di queste analisi sono stati, infatti, contrastanti.

In questo lavoro si propone una valutazione degli effetti di un programma realizzato in una regione italiana che incentivava gli investimenti in R&S delle imprese nella regione. L’obiettivo è quello di verificare se agli incentivi è corrisposto un incremento dell’attività in R&S delle imprese sussidiate.

Le imprese che partecipavano al programma erano tenute a sottoporre un progetto che era successivamente valutato da una commissione di esperti indipendenti. La commissione assegnava un punteggio a ciascun progetto; solo i progetti che raggiungevano una certa soglia ricevevano il sussidio. Questo tipo di meccanismo di assegnazione dei fondi consente di adottare un’efficace strategia di identificazione dell’effetto degli incentivi, chiamata regression discontinuity design, che si basa sul confronto tra gli investimenti effettuati dalle imprese che hanno ottenuto un punteggio appena sopra la soglia e quelli delle imprese che hanno ricevuto un punteggio appena sotto la soglia.

La dimensione locale del programma aiuta ulteriormente il processo di identificazione dell’effetto dei sussidi, in quanto consente di confrontare imprese che, essendo localizzate nella stessa regione, risultano molto simili tra loro. Peraltro, il lavoro fornisce alcune prime indicazioni circa gli effetti dei programmi di aiuto alle imprese gestiti dalle amministrazioni locali. Tali programmi assorbono una quota significativa di risorse pubbliche (in Italia il totale dei trasferimenti alle imprese in base a queste politiche, inclusi gli aiuti alla R&S, ha raggiunto circa 18 miliardi di euro nel periodo 2000-2007), ma si ha una scarsa conoscenza della loro efficacia per una carenza di analisi di valuta zione, dovuta anche a una limitata diffusione di informazioni. Nel caso in esame l’analisi è stata effettuata grazie alle informazioni che la Regione ha reso disponibili.

I risultati del lavoro mostrano che il programma esaminato avrebbe avuto un impatto trascurabile sull’attività di R&S delle imprese di maggiori dimensioni, mentre per quelle più piccole gli incentivi avrebbero indotto un aumento dell’attività in R&S, di un ammontare pari al livello del sussidio. L’analisi di alcuni indicatori finanziari suggerisce che la differenza di comportamento tra piccole e grandi imprese potrebbe essere riconducibile alla diversa capacità di finanziare la spesa in R&S attraverso il mercato dei capitali.

In corso di pubblicazione in: American Economic Journal : Economic Policy