N. 725 - La relazione tra salari e prezzi a livello d’impresa: i risultati di un sondaggio presso le imprese europee

Go to the english version Cerca nel sito

di Martine Druant, Silvia Fabiani, Gabor Kezdi, Ana Lamo, Fernando Martins e Roberto Sabbatiniottobre 2009

Il lavoro, svolto nell’ambito del progetto di ricerca dell’Eurosistema Wage Dynamics Network (WDN), analizza i meccanismi di aggiustamento di salari e prezzi delle imprese europee e la relazione tra essi. In questo ambito si verifica se e in quale misura caratteristiche specifiche d’impresa, fattori strutturali e istituzionali influenzano le frequenza e il legame temporale delle modifiche a prezzi e salari. L’analisi empirica si basa sui risultati di un sondaggio armonizzato condotto tra la fine del 2007 e la prima metà del 2008 presso oltre 17 mila imprese di 17 paesi europei (di cui 12 dell’area dell’euro) dalle banche centrali nazionali che hanno partecipato al progetto. Tale sondaggio ha raccolto una vasta gamma di informazioni a livello d’impresa relative, in particolare, alle politiche di prezzo e salariali, all’intensità delle pressioni concorrenziali, alla composizione della manodopera.

Il lavoro mostra che le imprese modificano i prezzi più spesso dei salari: in media, i primi tendono a rimanere invariati per circa 10 mesi, i secondi per circa 15. Le imprese caratterizzate da una maggiore incidenza del costo del lavoro sul complesso dei costi di produzione e quelle che operano in contesti meno competitivi tendono a variare i propri prezzi meno frequentemente; nel comparto dei servizi si riscontra un grado di rigidità nominale più elevato. Le politiche salariali presentano differenze tra paesi più marcate di quelle relative ai prezzi, riflettendo le diverse caratteristiche istituzionali del mercato del lavoro. In particolare, le retribuzioni risultano più flessibili dove è più diffusa la contrattazione a livello aziendale anziché nazionale o di settore, mentre una maggiore regolamentazione del mercato del lavoro agirebbe in direzione opposta.

L’influenza reciproca tra le decisioni circa salari e prezzi a livello d’impresa emerge da varie evidenze: (i) circa metà delle imprese che modificano i propri prezzi in gennaio (un terzo del totale) adeguano anche i salari nello stesso mese; (ii) quasi il 40 per cento delle imprese dichiara che vi è una relazione (formale o informale) tra il timing con cui vengono prese le decisioni su prezzi e salari; (iii) quando viene chiesto alle imprese di valutare la rilevanza di strategie alternative di risposta a uno shock permanente ai salari, circa il 60 per cento di esse riporta un adeguamento del prezzo; (iv) si riscontra un legame positivo tra variazioni salariali a livello d’impresa e il contesto inflazionistico generale, indipendentemente dal fatto che ciò sia dovuto a politiche interne di adeguamento (formale o informale) dei salari all’inflazione o ad assetti istituzionali definiti a livello nazionale; (v) le imprese con una più elevata quota del costo del lavoro sul complesso dei costi di produzione presentano un legame più stretto tra variazioni dei salari e dei prezzi; (vi) un’analisi econometrica che tiene opportunamente conto della simultaneità tra le variazioni di prezzi e salari indica che la frequenza di aggiustamento dei salari influenza significativamente quella dei prezzi.