N. 703 - La stima della mobilità fra classi di ricchezza

Il presente lavoro misura la mobilità delle famiglie italiane in termini di ricchezza nel periodo 1989-2004, utilizzando i microdati dell'Indagine sui Bilanci delle Famiglie italiane (IBF).

Il grado di mobilità fra classi di ricchezza è una caratteristica essenziale di una società poiché fornisce una misura di quanto le famiglie possono modificare le loro condizioni economiche nel tempo. Inoltre, elevati livelli di disuguaglianza possono essere considerati più accettabili se accompagnati da un elevato grado di mobilità.

Questo studio mostra, innanzi tutto, che una quota importante della mobilità che si osserva nei dati campionari, valutabile tra il 30 e il 50 per cento, è attribuibile ad errori di misura; solo il residuo 50-70 per cento sarebbe di natura strutturale, ossia legato a fattori economici.

Depurando i dati da tali errori di misura, il livello di mobilità si riduce in modo significativo. Tra il 1995 e il 2004, ad esempio, la mobilità strutturale ha interessato circa un quarto delle famiglie italiane; non tenendo conto degli errori di misura la quota sarebbe superiore al 40 per cento. Inoltre, l’analisi mostra che la mobilità di natura strutturale riguarda quasi esclusivamente classi di ricchezza adiacenti.

L’incidenza degli errori di misura risulta, inoltre, variabile nel tempo e influenza, quindi, anche la dinamica temporale della mobilità. Confrontando, ad esempio, i periodi 1989-1998 e 1995-2004, emerge una diminuzione nel livello di mobilità osservata. Nel periodo più recente, però, si segnala anche una crescente difficoltà a stimare la ricchezza familiare, soprattutto a causa della maggiore complessità dei portafogli detenuti dalle famiglie. In altri termini, nell’ultimo periodo è aumentata la quota di mobilità attribuibile agli errori di misura. Ciò porta a concludere che la mobilità strutturale si sia ridotta rispetto al periodo precedente più di quanto non sia diminuita quella osservata.

Infine, il lavoro mostra come gli aspetti legati alla misurazione della ricchezza risultino più significativi nello spiegare la mobilità fra classi di reddito rispetto a variabili socioeconomiche quali il livello di istruzione, la professione o l’età del capofamiglia.

Testo della pubblicazione