N. 671 - Asimmetria del saldo di bilancio lungo il ciclo economico

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di Fabrizio Balassone, Maura Francese e Stefania Zotterigiugno 2008

Utilizzando un campione di paesi dell’Unione europea che include l’Italia, il saggio verifica se e in quale misura il saldo di bilancio reagisce asimmetricamente alle diverse fasi del ciclo economico; analizza inoltre quali voci del bilancio determinano tale asimmetria.

Mentre in letteratura non vi è consenso sull’efficacia della politica di bilancio come strumento per stabilizzare le fluttuazioni cicliche dell’economia, vi è un sostanziale accordo sul fatto che la politica di bilancio non debba essere prociclica: essa deve evitare di fornire un sostegno all’economia nelle fasi congiunturali favorevoli e un freno nelle fasi sfavorevoli. Inoltre, affinché le politiche di stabilizzazione siano compatibili con la sostenibilità dei conti pubblici, la politica di bilancio dovrebbe essere simmetrica durante il ciclo economico: al peggioramento dei saldi di bilancio nella fasi congiunturali sfavorevoli dovrebbe corrispondere un miglioramento di entità analoga nelle fasi favorevoli. Tuttavia, l’evidenza finora disponibile non sembra confermare l’esistenza di questa simmetria; ciò motiva l’analisi condotta in questo saggio.

Il lavoro si basa su un modello stilizzato del processo di determinazione del disavanzo pubblico che considera sia fattori strutturali, sia elementi congiunturali. Il modello è utilizzato per verificare se le variazioni del saldo di bilancio siano asimmetriche nelle diverse fasi del ciclo economico e per investigare quali voci del bilancio determinino tale asimmetria. Nell’analisi empirica vengono considerati quattordici paesi dell’Unione europea nel periodo 1970-2004.

Il lavoro conferma la presenza di una significativa asimmetria della politica di bilancio: il saldo del bilancio pubblico (sia complessivo sia considerato al netto della spesa per interessi) peggiora durante le fasi negative senza migliorare in eguale misura nelle fasi positive. L’analisi delle singole voci di bilancio consente di individuare la fonte dell’asimmetria ciclica nelle spese, e in particolare nei trasferimenti in denaro (ad esempio, pensioni e sussidi di disoccupazione). Non si riscontra alcuna discontinuità nella reazione del saldo di bilancio al ciclo economico in connessione con l’introduzione delle regole di bilancio del Trattato di Maastricht nel 1992. Il lavoro mostra come l’asimmetria abbia determinato, ceteris paribus, un ampliamento del disavanzo pubblico, contribuendo in misura significativa all’accumulazione di debito.

Pubblicato nel 2010 in: Empirica, v. 37, 4, pp. 381-402

Testo della pubblicazione