N. 596 - Interazioni sociali nella scuola secondaria superiore: evidenze da un terremoto

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di Piero Cipollone e Alfonso Rosoliasettembre 2006

Il lavoro valuta l’esistenza e l’entità degli effetti di interazione sociale nelle scelte relative al grado di istruzione. L’obiettivo è di determinare se la decisione di acquisire un diploma di scuola secondaria superiore sia influenzata dalle scelte analoghe dei membri di un gruppo di riferimento, quale ad esempio i compagni di classe.

Ci sono due tipi di effetti di interazione sociale. I primi sono quelli che dipendono dalle caratteristiche degli altri membri del gruppo, quali ad esempio il livello di istruzione dei genitori e i redditi familiari. Chi ha compagni di scuola i cui genitori hanno un elevato grado di istruzione impara più facilmente rispetto agli altri. Siccome non tutti possono avere compagni di scuola di questo tipo, dotare alcuni studenti di buoni compagni di classe significa anche privarne altri, con chiare implicazioni di equità.

Esistono invece altri gli effetti di interazione basati sui comportamenti, quali ad esempio l’impegno e la diligenza dei compagni di classe. Diversamente dalle caratteristiche, i comportamenti possono essere modificati. Attribuire ad alcuni studenti compagni di classe con buoni comportamenti non implica necessariamente una privazione per altri, perché gli atteggiamenti favorevoli all’apprendimento possono essere stimolati tramite opportuni interventi formativi. Questa peculiarità permette di progettare sistemi scolastici che, attraverso attività formative su sottogruppi di studenti svantaggiati (a causa per esempio della famiglia di origine), perseguono obiettivi di equità con effetti anche sull’efficienza, grazie allo stimolo esercitato sugli altri membri della classe.

In questo studio si mostra che gli effetti di interazione sociale basata sui comportamenti sono effettivamente operanti. L’analisi si concentra sull’esenzione dalla leva militare obbligatoria disposta a favore dei giovani di età compresa tra i 14 e i 18 anni residenti nei comuni colpiti dal terremoto del 23 novembre 1980, che ebbe come epicentro l’Irpinia. Dapprima si fornisce una misurazione dell’impatto dell’esonero sulla scolarità dei giovani maschi, confrontando la quota dei diplomati nei comuni che hanno beneficiato di questo provvedimento con quella di altri comuni con caratteristiche simili. Successivamente, si analizza se la scolarità delle ragazze della stessa classe di età abbia registrato un andamento diverso nei due gruppi di comuni. Una quota di diplomate più elevata nei comuni che hanno beneficiato dell’esonero segnalerebbe una diretta influenza della maggiore scolarità dei ragazzi sulle scelte delle ragazze.

L’analisi è stata condotta su dati individuali estratti dal censimento della popolazione del 1991, corredati di informazioni a livello comunale. La quota dei diplomati maschi è di circa due punti maggiore nei comuni beneficiari dell’esonero dagli obblighi di leva; negli stessi comuni anche la quota delle ragazze di plomate risulta superiore di 1,6 punti percentuali. I risultati indicano, pertanto, l’esistenza di un forte effetto di interazione sociale.

Pubblicato nel 2007 in: American Economic Review, v. 97, 3, pp. 948-965

Testo della pubblicazione