N. 593 - I mercati finanziari anticipano le agenzie di rating? Evidenza per le banche internazionali

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di Antonio Di Cesaremaggio 2006

Alcuni studiosi hanno argomentato che i mercati finanziari sarebbero in grado di anticipare le decisioni delle agenzie di rating sul merito di credito delle società che emettono obbligazioni. D’altro canto, è stato osservato che i mercati finanziari spesso forniscono falsi segnali; ad esempio, un calo anomalo del corso di una obbligazione può non essere seguito da un significativo incremento del rischio di insolvenza dell’emittente.

I numerosi studi in materia non sempre sono giunti a risultati concordi. Vi è tuttavia sufficiente evidenza che gli indicatori tratti dai mercati finanziari riescano talvolta ad anticipare le decisioni delle agenzie di rating e che il loro contenuto informativo sia maggiore nel caso di eventi che incidono negativamente sul merito di credito degli emittenti.

Il presente lavoro mira a valutare la capacità dei mercati finanziari di anticipare le decisioni delle agenzie di rating utilizzando i dati relativi alle principali banche internazionali. Queste ultime svolgono un ruolo di rilievo in tutte le economie più avanzate e sono tra i maggiori prenditori di fondi sui mercati obbligazionari. Inoltre, i loro rating sono generalmente stabili ed elevati, anche grazie alla speciale regolamentazione che vige sui sistemi bancari nei principali paesi, e costituiscono dunque un test impegnativo per indicatori ad ampia variabilità quali quelli tratti dai mercati finanziari.

Il lavoro si caratterizza inoltre per il fatto di analizzare congiuntamente tre tipologie di indicatori finanziari - corsi azionari, spread obbligazionari e premi sui derivati sul rischio di credito - e di prendere in considerazione le decisioni delle tre maggiori agenzie di rating internazionali.

I risultati mostrano che tutte e tre le tipologie di indicatori finanziari utilizzati presentano variazioni anomale nelle settimane precedenti eventi negativi (riduzioni e annunci di riduzione del rating). Tali eventi nondimeno esercitano un impatto sui mercati finanziari per alcuni giorni dopo la loro diffusione, in coerenza con l’ipotesi che essi contengono informazioni non note agli investitori.

I risultati per gli eventi positivi (rialzi e annunci di rialzo del rating) sono meno netti: i mercati tendono a reagire solo in concomitanza con il verificarsi dell’evento.

Il mercato dei derivati sul credito è particolarmente efficiente nel prevedere gli eventi negativi, mentre quello azionario risulta relativamente migliore nell’anticipare eventi positivi. Tuttavia, tutte le tipologie di indicatori considerate danno spesso segnali non corretti e devono essere interpretati con cautela.

Pubblicato nel 2006 in: Economic Notes, Monte dei Paschi di Siena, v. 35, pp. 121-150