N. 549 - La distribuzione dimensionale delle imprese e il ruolo dei vincoli finanziari: un'analisi basata su indagini campionarie

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di Paolo Angelini e Andrea Generalegiugno 2005

L’influenza dei fattori finanziari sulla crescita dimensionale delle imprese è da lungo tempo oggetto di indagine. La teoria suggerisce che le aziende che incontrano ostacoli a raccogliere finanziamenti esterni sarebbero costrette a operare con una dimensione inferiore a quella ottimale.

Il presente lavoro fornisce una quantificazione della rilevanza dei vincoli finanziari per la crescita delle imprese. L’approccio, ampiamente utilizzato in letteratura, si basa sul confronto tra la distribuzione dimensionale delle imprese che risultano “vincolate” e quella delle imprese che non appaiono caratterizzate da problemi di accesso alle fonti esterne di finanziamento. Se i vincoli finanziari ostacolano in misura significativa la crescita, la distribuzione del primo gruppo di imprese dovrebbe essere caratterizzata da una maggiore frequenza di aziende di piccole dimensioni (dovrebbe cioè risultare spostata verso sinistra) rispetto a quella del secondo gruppo.

Nel lavoro vengono individuate due diverse definizioni di imprese soggette a vincoli finanziari, in base alle risposte a specifiche domande da esse stesse fornite nel corso di indagini campionarie condotte da Mediocredito centrale – Capitalia negli anni 1992, 1995, 1998 e 2001. La prima definizione include le imprese cui gli intermediari hanno negato l’erogazione di credito; la seconda comprende quelle che dichiarano di desiderare una maggiore quantità di credito, indipendentemente dal fatto che si siano rivolte al sistema bancario.

L’analisi conferma l’esistenza di una relazione negativa tra la presenza di vincoli finanziari e il numero di dipendenti: le imprese vincolate, secondo entrambe le definizioni, sono mediamente più piccole delle altre; la loro distribuzione dimensionale è più asimmetrica ed è effettivamente spostata verso sinistra rispetto a quella delle altre imprese, anche controllando per l’età. Tuttavia, la differenza tra le due distribuzioni appare ridotta e, sulla base di test statistici, quasi mai significativa. Ciò suggerisce che l’effetto dei vincoli finanziari sulla crescita d’impresa, e quindi sull’evoluzione nel tempo della distribuzione dimensionale, è quantitativamente modesto.

La contenuta rilevanza dei fattori finanziari nello spiegare la distribuzione dimensionale viene confermata utilizzando definizioni alternative di imprese vincolate, basate sui dati di bilancio tratti dal campione Mediocredito centrale – Capitalia, e estendendo l’analisi a più paesi. In particolare, è stata esaminata la World Business Environment Survey (WBES), condotta dalla Banca Mondiale sulle imprese dei paesi industriali e in via di sviluppo nel periodo 1998-2000. Questa indagine consente di individuare le imprese secondo cui i fattori finanziari hanno costituito un ostacolo rilevante per la crescita. La differenza tra la distribuzione dimensionale di queste ultime e quella delle altre imprese è statisticamente non significativa per i paesi dell’OCSE; risulta invece significativa per i paesi non appartenenti all’OCSE.

Complessivamente, l’evidenza riportata nel lavoro suggerisce che la difficoltà di accesso ai finanziamenti esterni non è, nei paesi sviluppati, una delle determinanti principali della crescita dimensionale delle aziende.

Pubblicato nel 2008 in: American Economic Review, v.98, 1, pp.426-438

Testo della pubblicazione