Il lavoro analizza lo sviluppo dell’offerta di servizi bancari attraverso il canale telematico.
Utilizzando le informazioni inoltrate dalle banche alla Vigilanza, lo studio verifica il grado di integrazione tra i canali distributivi tradizionali e quelli telematici, concentrando l’attenzione sulle banche multi-canale.
I risultati indicano che il legame tra la diffusione dei servizi di banca elettronica e quelli tradizionali, erogati presso gli sportelli, è stato piuttosto debole nella prima fase di sviluppo dei canali telematici, tra il 1998 e il 2001. A livello di singola banca, l’espansione del numero dei clienti che operano a distanza è avvenuta in mercati locali dove era scarsa la presenza di sportelli. Inoltre, i ricavi per cliente risultano negativamente correlati con la quota di clienti bancari che utilizzano i servizi di e-banking.
Questi risultati suggeriscono che i movimenti di clienti tra banche concorrenti non sono stati finora influenzati in maniera significativa dalla disponibilità dei due canali presso lo stesso intermediario. Le banche sarebbero quindi riuscite a trattenere solo una parte del valore aggiunto generato dalle nuove tecnologie. Una possibile spiegazione è che gli intermediari abbiano seguito nel periodo di espansione del canale telematico strategie di prezzo principalmente mirate ad acquisire quote di mercato. Un’altra spiegazione è che l’offerta on-line sia finora rimasta limitata a prodotti relativamente standardizzati.
Pubblicato nel 2003 in: Banca impresa società, v. 2, 2, pp. 189-209