N. 508 - Sportelli e canali distributivi telematici nell’industria bancaria italiana

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di E. Bonaccorsi di Patti, G. Gobbi e P. E. Mistrulliluglio 2004

Il lavoro analizza lo sviluppo dell’offerta di servizi bancari attraverso il canale telematico.

Utilizzando le informazioni inoltrate dalle banche alla Vigilanza, lo studio verifica il grado di integrazione tra i canali distributivi tradizionali e quelli telematici, concentrando l’attenzione sulle banche multi-canale.

I risultati indicano che il legame tra la diffusione dei servizi di banca elettronica e quelli tradizionali, erogati presso gli sportelli, è stato piuttosto debole nella prima fase di sviluppo dei canali telematici, tra il 1998 e il 2001. A livello di singola banca, l’espansione del numero dei clienti che operano a distanza è avvenuta in mercati locali dove era scarsa la presenza di sportelli. Inoltre, i ricavi per cliente risultano negativamente correlati con la quota di clienti bancari che utilizzano i servizi di e-banking.

Questi risultati suggeriscono che i movimenti di clienti tra banche concorrenti non sono stati finora influenzati in maniera significativa dalla disponibilità dei due canali presso lo stesso intermediario. Le banche sarebbero quindi riuscite a trattenere solo una parte del valore aggiunto generato dalle nuove tecnologie. Una possibile spiegazione è che gli intermediari abbiano seguito nel periodo di espansione del canale telematico strategie di prezzo principalmente mirate ad acquisire quote di mercato. Un’altra spiegazione è che l’offerta on-line sia finora rimasta limitata a prodotti relativamente standardizzati.

Pubblicato nel 2003 in: Banca impresa società, v. 2, 2, pp. 189-209

Testo della pubblicazione