N. 454 - L’indebitamento delle famiglie italiane: analisi delle determinanti di domanda e offerta

Il lavoro si pone l’obiettivo di approfondire le determinanti della partecipazione delle famiglie italiane al mercato del debito, valutando il ruolo dei fattori di domanda e offerta. Utilizzando i dati individuali dell’Indagine sui bilanci delle famiglie italiane condotta dalla Banca d’Italia, si esaminano le caratteristiche delle famiglie che hanno contratto un prestito, le determinanti della domanda di credito e i fattori che influenzano la probabilità che esso venga negato a una famiglia da parte di un intermediario finanziario.

I principali risultati sono i seguenti.

  • La probabilità di indebitarsi cresce con l’età fino ai 35 anni e decresce successivamente.
  • Il reddito influenza positivamente sia la propensione della famiglia a domandare un prestito, sia la disponibilità dell’intermediario a concederlo. L’aleatorietà delle entrate riduce la propensione a indebitarsi, con l’importante eccezione dei lavoratori autonomi.
  • L’istruzione è un fattore che incide positivamente sulla probabilità di indebitamento: dal lato della domanda, riduce i costi di ingresso nel mercato del debito; nella valutazione dell’intermediario finanziario agisce come indicazione del reddito futuro atteso.
  • La residenza della famiglia rappresenta un fattore importante: la maggiore rischiosità economica di alcune aree si traduce in un aumento della probabilità che venga negato il credito; laddove la banca sostiene costi di enforcement elevati in caso di mancato rimborso dei prestiti, è minore la probabilità di indebitamento delle famiglie.

Il lavoro si concentra anche sulle variabili che influenzano la dimensione del debito desiderato. Essa è correlata positivamente con la ricchezza netta e con il profilo del reddito atteso, come previsto dalla teoria del ciclo vitale. È inoltre influenzata dal tipo di occupazione del capofamiglia, con i lavoratori autonomi che richiedono finanziamenti più elevati. I fattori che colgono la variabilità del reddito sono, al contrario, inversamente correlati all’entità del prestito.

Infine, nel definire sia la partecipazione al mercato del debito sia la dimensione del prestito desiderato, i costi per il recupero dei crediti che gli intermediari finanziari sopportano sembrano aver assunto maggiore rilevanza nella seconda parte degli anni novanta.

Pubblicato nel 2007 in: Empirical Economics, v. 33, pp. 401 - 426