N. 410 - Il canale del commercio nella trasmissione internazionale delle crisi.Indicatori di interdipendenza per l’America Latina e il Sud-Est Asiatico

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di Chiara Bentivogli e Paola Montigiugno 2001

Le crisi valutarie degli anni novanta sono state caratterizzate dalla propagazione da uno o più paesi a intere regioni. I principali canali di contagio sono stati identificati nei mercati finanziari, nel settore bancario e nel commercio internazionale.

Il lavoro si concentra su quest’ultimo canale, confrontando il grado di vulnerabilità a shock esterni di cinque paesi dell’America Latina e di cinque paesi del Sud-est asiatico sulla base di indicatori di legami commerciali coerenti con i risultati più recenti della teoria. Benché l’interdipendenza fra paesi dovuta a fattori finanziari sia più rilevante nel breve periodo, a causa dell’alta velocità di reazione tipica dei mercati, il canale commerciale, anche quando di dimensione più ridotta, può produrre effetti di più lungo periodo sulle economie contagiate.

La letteratura empirica ha identificato e misurato i legami commerciali semplicemente con le quote, sia bilaterali sia sui mercati comuni, sul totale delle esportazioni. I risultati teorici più recenti sugli effetti della svalutazione di una valuta su paesi collegati dal commercio hanno suggerito affinamenti di questo approccio*.

Gli indici calcolati in questo lavoro mostrano che i paesi dell’America latina sono meno vulnerabili di quelli del Sud-est asiatico a uno shock che ha origine in un altro paese della regione. Ciò è dovuto a diversi fattori. Un primo gruppo di fattori, evidenziato dalla teoria, è legato alla dimensione della regione e dei singoli paesi, all’intensità del commercio bilaterale e sui mercati comuni. Benché la regione latino-americana abbia un peso maggiore di quella asiatica in termini di prodotto mondiale, la prima risulta molto meno aperta al commercio internazionale. Inoltre le quote di commercio intraregionale sono più elevate nei paesi asiatici, che peraltro competono più intensamente in molti mercati dei paesi industriali. Un secondo gruppo di fattori è collegato alla trasmissione del deprezzamento del cambio sui prezzi all’esportazione (pass-through) e alla struttura del commercio internazionale. Variazioni nel cambio di un paese non influenzano le ragioni di scambio delle materie prime, perché i prezzi di queste ultime sono denominati in dollari. Pertanto è preferibile che l’analisi della vulnerabilità di un paese si limiti ai soli manufatti, per i quali le strategie di prezzo degli esportatori di fronte a un deprezzamento del cambio influenzano le ragioni di scambio e la competitività.

La quota di esportazioni costituita da manufatti per i paesi latino-americani è inferiore a quella dei paesi del Sud-est asiatico. Ciò implica che il pass-through sia più limitato nel caso dell’America Latina e che pertanto il canale commerciale sia meno attivo. Le limitate informazioni disponibili per l’Asia indicano che il pass-through è maggiore per il commercio in manufatti dei paesi asiatici. Inoltre, i paesi latino-americani risultano meno vulnerabili a causa della minore somiglianza della struttura delle loro esportazioni di manufatti.

Un aspetto del canale commerciale rilevante per valutare la vulnerabilità di un paese è la sostituibilità dei prodotti esportati con quelli dei concorrenti. Questa determina l’entità e la direzione degli effetti di mutamento della domanda. Al fine di misurare la sostituibilità fra le esportazioni sono stati calcolati indici di somiglianza di ciascun paese sia in termini bilaterali sia sui principali mercati comuni.

Per il commercio in manufatti, questi indici mostrano un maggiore grado di somiglianza fra i paesi del Sud-est asiatico rispetto a quelli latino-americani. Tuttavia, la struttura del commercio estero del Messico risulta più simile a quella della Corea o della Tailandia che a quella di altri paesi dell’America Latina.

L’analisi degli indici di somiglianza conferma inoltre i limiti insiti nell’utilizzo delle semplici quote delle esportazioni totali come indicatori di vulnerabilità. Sebbene gli Stati Uniti siano il mercato più rilevante in termini di quote complessive di esportazioni di ciascun paese, alcuni paesi dell’America Latina mostrano una struttura delle esportazioni più simile fra loro sul mercato dell’Unione europea. Analogamente, il Giappone appare un importante centro di trasmissione delle crisi fra i paesi del Sud-est asiatico, perché le esportazioni di questi paesi sul mercato nipponico sono molto più simili fra loro di quelle dirette negli Stati Uniti.

* N., Competitive devaluations: a welfare-based approach, Journal of International Economics, n. 1, 2000.

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