N. 382 - Endogenous Growth with Intertemporally Dependent Preferences

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di G. Ferraguto e P. Paganoottobre 2000

Questo lavoro presenta un modello di crescita endogena in cui, diversamente da gran parte della letteratura sull’argomento, si ipotizza che le preferenze non siano separabili nel tempo. Alla base di tale ipotesi c’è la supposizione intuitiva che le scelte di consumo operate in passato e/o il contesto sociale possano influenzare l’utilità che un individuo ricava dal consumo di un dato gruppo di beni. Pertanto si ipotizza che la funzione di utilità dell’individuo rappresentativo dipenda non solo dal consumo corrente, ma anche da un fattore di riferimento chiamato, alternativamente, “esperienza” o “abitudine” (habits), definito come media ponderata dei livelli passati di consumo.

Oltre che per la sua maggiore plausibilità, l’ipotesi di preferenze temporalmente dipendenti è stata utilizzata da alcuni studiosi per ricondurre alla teoria della scelta razionale comportamenti apparentemente irrazionali, per spiegare alcune caratteristiche delle serie storiche sui consumi, per studiare la relazione tra risparmio e ragioni di scambio in economia aperta e, più di recente, in finanza, per fornire spiegazioni al cosiddetto equity premium puzzle.

L’introduzione di preferenze non separabili nel tempo in un modello di crescita rende possibili due tipi di convergenza del prodotto pro capite di un paese verso il suo sentiero di crescita di lungo periodo: una convergenza “dall’alto”, in cui i tassi di crescita e di risparmio crescono nel tempo per avvicinarsi al livello costante di lungo periodo, e una convergenza “dal basso”, con tassi di crescita e di risparmio inizialmente elevati, ma decrescenti nel tempo. Secondo il modello, il primo tipo di convergenza sarebbe propria di paesi con un livello iniziale di habits elevato rispetto allo stock di capitale dell’economia, mentre la convergenza “dal basso” caratterizzerebbe i paesi con un livello di habits basso rispetto allo stock di capitale.

Tale caratteristica del modello lo rende coerente con l’evidenza empirica che presenta entrambi i tipi di convergenza e mostra la mancanza di correlazione tra livelli iniziali di reddito pro capite e tipo di convergenza nella transizione verso il sentiero di crescita di lungo periodo. Infatti, un paese inizialmente “povero” può anche avere un livello di habits basso in termini assoluti, ma elevato rispetto allo stock di capitale: esso convergerà “dall’alto” allo stesso modo di un paese più “ricco” ma caratterizzato da un livello analogo del rapporto tra habits e capitale.

Pubblicato nel 2003 in: Contributions to Macroeconomics, v. 3, 1, p. 38

Testo della pubblicazione