N. 358 - The Impact of News on the Exchange Rate of the Lira and Long-Term Interest Rates

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di F. Fornari, C. Monticelli, M. Pericoli e M. Tivegnaottobre 1999

Il lavoro fornisce un contributo alla letteratura economica empirica sui prezzi delle attività finanziarie nel filone della “finanza comportamentale” (behavioural finance) con uno studio dal carattere innovativo sugli effetti del “rumore” politico e del rilascio di dati economici sulle variazioni del tasso di cambio e del tasso di interesse a lungo termine. La “finanza comportamentale” analizza l’interazione tra variabili finanziarie e azioni degli agenti economici dal punto di vista microeconomico; in questo ambito, la diffusione di notizie inattese dal mercato (cosiddette politico-economiche) o la pubblicazione di valori di variabili macroeconomiche diversi da quelli attesi provocano una variazione dell’insieme di informazioni disponibili agli agenti economici determinando un mutamento del processo di generazione delle variabili monetarie e finanziarie.

Il lavoro analizza l’impatto delle notizie di carattere politico ed economico su alcune variabili del mercato valutario e finanziario italiano (tasso di cambio della lira rispetto al dollaro, tasso di rendimento del Btp decennale e prezzo del corrispondente contratto futures), con particolare attenzione all’effetto sulla variabilità. Il periodo in esame, comprendente episodi di elevata turbolenza finanziaria e politica, è caratterizzato dal succedersi di tre governi. Esso copre il periodo che va dal marzo 1994, che coincide con la fine di una serie di governi “tecnici”, al novembre 1996, mese in cui si pose fine alla sospensione della partecipazione della lira agli Accordi Europei di Cambio.

Le notizie politiche ed economiche (raccolte dai maggiori quotidiani nazionali e internazionali nonché dalla Reuters) sono classificate secondo la prevedibilità del loro rilascio: inattesa (perlopiù notizie politiche, come dichiarazioni di fonti governative e dirigenti politici che forniscono informazioni rilevanti riguardo allo scenario economico e politico) e attesa (rilascio periodico a date prefissate di dati macroeconomici ritenuti variabili fondamentali dagli agenti economici, come il tasso di inflazione, i prezzi della produzione industriale, i tassi all’emissione dei titoli pubblici ecc.). Prima del novembre 1996 in Italia l’influenza delle notizie politiche sui prezzi delle attività finanziarie è stata più marcata di quella registrata negli altri paesi industriali presumibilmente a causa della profonda trasformazione che si stava verificando nell’assetto politico italiano. Ugualmente, il deterioramento del disavanzo pubblico, che ha coinciso con la crisi in Messico del marzo 1995, ha reso i mercati finanziari italiani particolarmente sensibili alla diffusione di dati relativi al deficit pubblico, al tasso di emissione dei titoli del Tesoro a breve termine, al tasso delle operazioni pronti contro termine condotte dalla Banca centrale, al tasso di inflazione osservato preliminarmente nelle città campione.

L’analisi è divisa in due parti. La prima esamina l’impatto di ogni singola notizia politica ed economica sulle variazioni percentuali di ogni variabile finanziaria e sulla loro variabilità condizionale. Nella seconda fase, le notizie che sono risultate significative sono aggregate in alcune variabili dummy composte e sono utilizzate in un modello multivariato a varianza condizionale autoregressiva generalizzata (Generalized Autoregressive Conditional Heteroskedastic model, Garch). Si esamina inoltre la persistenza di una notizia negativa sulla variazione del prezzo delle attività finanziarie tramite una funzione di risposta a un impulso.

I risultati mostrano che le notizie influenzano sia la media sia la variabilità condizionale delle variazioni giornaliere del tasso di cambio della lira rispetto al dollaro, del rendimento del Btp decennale e del corrispondente contratto futures. Inoltre, si evidenzia che esiste un significativo cambiamento di regime nella variabilità non condizionale delle variabili finanziarie durante i tre governi che si sono succeduti nel periodo in esame. Infine, diversamente dall’opinione diffusa, l’impatto delle notizie politiche e dei dati macroeconomici è stato più pronunciato sulla variabilità condizionale del tasso di cambio della lira rispetto al dollaro che su quella del tasso di interesse sul Btp decennale.

Pubblicato nel 2002 in: Economic Modelling, v. 19, 4, pp. 611-639

Testo della pubblicazione