Sondaggio congiunturale sulle imprese industriali e dei servizi, n. 57 - 2010Supplementi al Bollettino Statistico - Indagini campionarie

Tra il 20 settembre e il 19 ottobre scorso le Filiali della Banca d'Italia hanno condotto il XVIII sondaggio congiunturale, rilevando 4.145 imprese con almeno 20 addetti, di cui 2.962 appartenenti all’industria in senso stretto e 1.183 ai servizi privati non finanziari.

I principali risultati

Imprese dell’industria in senso stretto e dei servizi

  • prevale la cautela tra gli operatori sui propri piani d’investimento: oltre il 60 per cento di essi ritiene che nel complesso del 2010 la spesa risulterà in linea con la flessione programmata all’inizio dell’anno. Le imprese che segnalano una spesa inferiore a quanto pianificato superano quelle che invece indicano una spesa maggiore del previsto
  • sebbene il 21,8 per cento delle imprese prevede di aumentare gli investimenti nel 2011 rispetto all’anno in corso, una quota simile di aziende invece ne programma una diminuzione
  • è in flessione ma ancora elevata la quota di aziende che segnala un inasprimento delle condizioni complessive di indebitamento (sono circa un quarto, erano un terzo lo scorso anno)
  • il 43,5 per cento delle imprese ha segnalato un aumento del proprio fatturato nei primi nove mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2009, contro il 32,5 per cento che ne ha registrato una diminuzione. Indicazioni più favorevoli provengono dalle aziende che esportano una quota significativa della produzione, soprattutto verso i paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina)
  • i giudizi di riduzione del personale nel corso del 2010 prevalgono su quelli di aumento (rispettivamente 34,1 contro 20 per cento; l’anno scorso le due quote valevano 36,4 e 16,2 per cento)
  • nel 2010, nel comparto industriale il 38,4 per cento delle imprese ha fatto richiesta di ricorso alla Cassa integrazione guadagni (contro il 47,2 della precedente rilevazione); il 6,7 per cento ha chiesto di accedere alla procedura di messa in mobilità degli addetti
  • aumenta rispetto al 2009 la quota di imprese che prevede di chiudere in utile l’esercizio in corso (56,1 contro il 47,5 per cento).

Imprese delle costruzioni

  • diminuzione del valore della produzione nel 2010 rispetto al 2009, segnalata dalla metà delle imprese (l’anno scorso la quota era leggermente superiore); le attese per il 2011 prefigurano tuttavia un’inversione di tendenza.

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