Rapporto sulla stabilità finanziaria n. 1 - 2016

Aumentano i rischi globali…

Il rallentamento dell’economia mondiale, di entità superiore alle previsioni, aumenta i rischi per la stabilità finanziaria. Il livello storicamente contenuto dei prezzi delle materie prime, in particolare del petrolio, indebolisce le economie emergenti e alimenta pressioni deflazionistiche in quelle avanzate.

…e ne risentono i mercati finanziari

Nei primi mesi dell’anno l’accresciuta incertezza sulle prospettive di crescita ha determinato un forte calo dei corsi e un aumento della volatilità nei mercati dei capitali. La flessione dei prezzi è stata più ampia per i titoli delle banche, soprattutto nell’area dell’euro.

In Italia hanno inciso le valutazioni sul peso dei crediti deteriorati

I corsi azionari delle banche italiane hanno risentito negativamente dell’elevato ammontare di crediti deteriorati, ereditati dalla lunga recessione, e dell’incertezza degli investitori sull’esito di alcune operazioni, già programmate, di rafforzamento del capitale. I mercati hanno accolto con favore l’annuncio dell’avvio del fondo privato Atlante per il sostegno dei prossimi aumenti di capitale delle banche e per l’acquisto di prestiti in sofferenza.

Gli interventi dell’Eurosistema mitigano i rischi

Le misure monetarie espansive dell’Eurosistema, rafforzate in marzo, contribuiscono alla stabilità finanziaria, sostenendo la crescita, riducendo i premi per il rischio richiesti dagli investitori e mantenendo condizioni finanziarie distese. Non vi è evidenza che gli acquisti producano distorsioni al funzionamento del mercato dei titoli di Stato italiani.

Le misure macroprudenziali della Banca d’Italia favoriscono la ripresa del ciclo finanziario

In Italia la ripresa dei prestiti al settore privato procede molto gradualmente e il ciclo finanziario resta ancora debole. Coerentemente, la Banca d’Italia ha fissato allo zero per cento sia il coefficiente della riserva di capitale anticiclica, sia quello della riserva di capitale per le banche a rilevanza sistemica nazionale.

Il mercato immobiliare mostra segnali di ripresa

Si è interrotta la flessione dei prezzi delle case e il numero di compravendite continua gradualmente ad aumentare. Diversi indicatori segnalano che la ripresa dovrebbe continuare nei prossimi mesi, con effetti positivi per la stabilità finanziaria.

Si rafforza la condizione finanziaria delle famiglie…

La condizione finanziaria delle famiglie beneficia dell’aumento del reddito disponibile e dei bassi tassi di interesse. Il principale rischio è rappresentato da un eventuale indebolimento della ripresa economica.

…e delle imprese, pur con residue tensioni

Migliora gradualmente anche la situazione finanziaria delle imprese. Proseguono la riduzione dell’indebitamento e l’aumento delle disponibilità liquide. Il numero di fallimenti è in calo e gli indicatori di vulnerabilità finanziaria delle imprese dovrebbero continuare a ridursi nei prossimi trimestri, pur rimanendo elevati in alcuni settori.

Migliora la qualità del credito bancario

Le condizioni di offerta del credito bancario, in progressiva distensione, restano improntate a prudenza. Il tasso di deterioramento dei prestiti continua a scendere e il flusso di nuove sofferenze dovrebbe ridursi nei prossimi mesi. Il tasso di copertura dei crediti deteriorati, pari al 45,4 per cento alla fine del 2015, è in linea con quello medio delle principali banche europee; le garanzie sui crediti deteriorati sono superiori al valore a cui tali crediti sono iscritti nei bilanci delle banche.

Sono state avviate iniziative per favorire lo sviluppo del mercato dei crediti deteriorati

Incentivi allo sviluppo del mercato dei crediti deteriorati potranno venire dallo schema di garanzia dello Stato sulle cartolarizzazioni di crediti in sofferenza (Gacs) e dall’attività del fondo Atlante.

Rimangono buone le condizioni di liquidità

Sono rientrate le tensioni sulla raccolta di alcuni intermediari registrate all’inizio dell’anno a seguito della risoluzione di quattro banche avvenuta lo scorso novembre. Non vi sono stati deflussi di depositi verso l’estero o altre forme di investimento. La liquidità del sistema bancario italiano è adeguata a fare fronte a eventuali situazioni di stress. Sono invece aumentati i rendimenti delle obbligazioni subordinate, soprattutto per gli intermediari con una quota elevata di crediti deteriorati. Il costo medio della raccolta si è ridotto, riflettendo la politica monetaria espansiva. Le nuove operazioni di rifinanziamento annunciate in marzo garantiranno certezza sul costo e sulla disponibilità della raccolta, riducendo i rischi di ripercussioni sfavorevoli in caso di nuove tensioni sui mercati finanziari.

La redditività, sebbene in aumento, resta bassa

La redditività delle banche è in aumento, ma rimane ancora inferiore a quella media delle altre banche europee. Alla fine del 2015 il rapporto tra il capitale di migliore qualità e le attività ponderate per i rischi (CET1 ratio) era pari al 12,3 per cento, con significative differenze tra le diverse classi dimensionali di intermediari. La recente riforma delle banche di credito cooperativo consentirà di rafforzare la loro capacità di accesso al mercato.

Sono contenuti i rischi delle compagnie di assicurazione…

Il basso livello dei tassi di interesse continua ad avere un impatto limitato sulla redditività delle compagnie di assicurazione italiane in virtù del buon allineamento tra la durata finanziaria delle attività e quella delle passività. Le imprese stanno diversificando i propri investimenti, ma non sono in atto strategie volte a innalzare i profili di rischio e di rendimento. È cresciuto il collocamento di prodotti unit-linked e multiramo, per i quali il rischio di mercato è in parte a carico dei contraenti.

…e nell’industria del risparmio gestito

L’industria italiana del risparmio gestito ha continuato a espandersi anche durante la recente fase di volatilità dei mercati. Si è attenuata la tendenza dei gestori a investire in attività con rendimenti attesi elevati ma poco liquide. Migliora la redditività dei fondi immobiliari, che rimane tuttavia negativa ed esposta a incertezze.

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