Rapporto annuale BCE sul 1998

All’inizio di maggio del 1998 il Consiglio UE – riunito nella composizione dei capi di Stato o di governo – ha deciso all’unanimità che undici Stati membri, cioè Belgio, Germania, Spagna, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria, Portogallo e Finlandia, soddisfacevano i requisiti necessari per l’introduzione della moneta unica il 1° gennaio 1999. Un mese dopo è stata costituita la Banca centrale europea (BCE), che ha assunto i compiti dell’Istituto monetario europeo (IME). Da allora, si sono intensificati e sono stati finalizzati i preparativi per l’avvio della Terza fase dell’Unione economica e monetaria (UEM).

Durante questo processo il Consiglio direttivo della BCE ha approvato la strategia di politica monetaria, orientata alla stabilità, dell’Eurosistema. Quest’ultimo comprende la BCE e le banche centrali nazionali (BCN) degli undici Stati membri che hanno introdotto l’euro all’inizio della Terza fase. Tale strategia fornisce una definizione della stabilità dei prezzi, quale obiettivo principale della politica monetaria unica dell’Eurosistema, e si basa su due pilastri: un ruolo di primo piano assegnato alla moneta e una valutazione di ampio respiro delle prospettive per l’andamento dei prezzi e dei rischi per la loro stabilità, effettuata facendo uso di indicatori finanziari e di altri indicatori economici.

Il presente Rapporto annuale, il primo pubblicato dalla BCE, fornisce un resoconto dell’evoluzione delle condizioni economi che in cui si è trovata a operare la politica monetaria nel 1998, sia nell’area dell’euro sia negli Stati membri che non ne fanno parte, nonché delle decisioni prese per finalizzare l’assetto operativo per l’Unione monetaria.

Il Rapporto riferisce anche sulle prime settimane del 1999 dopo l’avvio della Terza fase dell’UEM. […]

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