Il catch-up dell'Italia nel corso del Ventesimo secolo, pur straordinario, non è riuscito a produrre un'ampia platea di grandi imprese globali. Ciò nonostante, mezzo secolo fa un'azienda italiana realizzò quella che all'epoca fu la più grande acquisizione straniera di una compagnia statunitense.
Il paper analizza il take-over di Underwood da parte di Olivetti e lo inquadra nella più vasta letteratura su management e performance di imprese straniere negli Stati Uniti.
La ricostruzione storica è incentrata su tre temi principali: 1) il controllo della casa madre e l'autonomia della consociata; 2) l'adattamento dell'Olivetti al sistema di impresa statunitense; 3) lo sviluppo di competenze tecnologiche nell'ambito della consociata. I risultati e le implicazioni sono rilevanti per gli storici di impresa e gli studiosi di management.
Pubblicato nel 2012 in: Business History, 54, n. 2, pp. 262-284