N. 6 - L'Italia e la Political Economy della cooperazione: il piano Marshall e l'Unione Europea dei Pagamenti

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di Juan Carlos Martinez Olivaaprile 2003

Al termine del secondo conflitto mondiale il piano Marshall incoraggiò l'istituzione dell'OECE, l'Organizzazione per la Cooperazione Economica Europea, dalla quale nacque, nel 1950, l'Unione Europea dei Pagamenti. In ottemperanza al suo mandato e grazie a regole ben congegnate, in soli otto anni l'Unione permise la convertibilità delle valute e la liberalizzazione degli scambi tra i paesi membri. Il lavoro esamina gli orientamenti delle autorità italiane negli anni dell'avvio della cooperazione europea. Le fonti storiche utilizzate mostrano quanto rilevante sia stato per l'Italia realizzare una più stretta cooperazione e integrazione in Europa. I responsabili della politica economica videro nella cooperazione il mezzo per stabilire regole eque e non discriminatorie, che potessero attenuare i divari tra paesi. Al tempo stesso essi cercarono di tutelare gli obiettivi domestici e l'indipendenza della politica economica. Quegli anni furono caratterizzati da relazioni particolarmente strette con gli Stati Uniti. Questo riflesse, oltre al ruolo centrale di questi ultimi nell'avvio della cooperazione europea, la necessità per l'Italia di adeguato sostegno economico e politico. L'accettazione da parte dell'Italia dell'egemonia americana non fu comunque incondizionata, ma dipese dall'ottenimento di una equa porzione dei benefici della cooperazione internazionale.