N. 340 - Efficienza allocativa e dinamica dei salari aggregati in Italia

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di Effrosyni Adamopoulou, Emmanuele Bobbio, Marta De Philippis e Federico Giorgiluglio 2016

I salari aggregati sono meno ciclici rispetto a quanto previsto dai modelli economici standard. Le rigidità salariali sono una possibile spiegazione, ma un recente filone della letteratura ha sottolineato la necessità di tener conto anche degli effetti che le fasi cicliche possono avere sulla composizione dei lavoratori. Con riferimento al caso italiano il lavoro evidenza come gli effetti di composizione delle imprese stiano contribuendo sempre di più a spiegare la dinamica dei salari aggregati, ovvero quanto la crescita dei salari aggregati sia stata sospinta da una riallocazione dei lavoratori verso le imprese che pagano salari più alti. Finché tale riallocazione si verifica verso imprese più produttive, essa riflette un meccanismo che aumenta l'efficienza allocativa dell'economia. Il lavoro, utilizzando una base dati che copre l'universo delle imprese italiane nel periodo 1990-2013 e impiegando una misura standard di efficienza allocativa dell'economia evidenza come quest'ultima sia progressivamente migliorata già da prima della recente crisi, allineandosi, a livello settoriale, con misure di crescita della produttività e della concorrenza. Per quanto riguarda la recente recessione si osserva che le grandi imprese sono state in grado di aggiustare i salari più delle piccole e che queste ultime hanno invece aggiustato l'occupazione in misura maggiore. Infine, il lavoro documenta come il continuo miglioramento della misura di efficienza allocativa in questo periodo sia stato correlato positivamente con misure di attività economica (andamento dell'occupazione e del valore aggiunto) tra i vari settori.

Pubblicato nel 2019 in: IZA Journal of Labor Economics, v. 8, 1, pp. 2-24

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