N. 241 - Il mercato del credito alle famiglie dopo cinque anni di crisi: evidenze dall'indagine sui loro bilanci

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di Silvia Magri e Raffaella Picoottobre 2014

Cinque anni di crisi hanno avuto conseguenze rilevanti sul mercato del credito alle famiglie. Dal 2008 al 2012 la quota di famiglie indebitate si è ridotta di 4 punti percentuali (al 23 per cento), di 12 punti tra quelle giovani (< 35 anni). Il calo ha riguardato il credito al consumo e si è concentrato tra il 2010 e il 2012. La percentuale di famiglie con un mutuo non è variata; si è tuttavia ridotta tra le famiglie a basso reddito, mentre è aumentata tra quelle del terzo quartile di reddito. La domanda di finanziamenti ha subito un forte calo, ma non tra le famiglie giovani; il loro minor indebitamento è quindi riconducibile a una maggiore selettività degli intermediari, molto aumentata nel periodo. Gli indicatori di sostenibilità del debito, in particolare il rapporto tra debito e reddito, evidenziano un peggioramento dal 2010, che per i mutui ha riguardato i nuclei dei lavoratori autonomi e quelli del terzo quartile di reddito. Per queste famiglie sono aumentati anche i ritardi nei rimborsi, che sono comunque più frequenti per i mutui concessi nel periodo precedente la crisi. La quota di famiglie con alto servizio del debito e reddito inferiore alla mediana è simile al livello del 2008; in base a nostre simulazioni varierebbe di poco nel biennio 2014-2015.

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