N. 230 - Investimenti diretti esteri e qualità delle istituzioni

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di Alessandro Borin, Riccardo Cristadoro, Elena Mattevisettembre 2014

A determinare la capacità di attrarre investimenti dall’estero concorrono molteplici fattori: ciclici, come la dinamica della domanda; strutturali, come la specializzazione settoriale o la disponibilità di materie prime; fiscali; politici, come la stabilità sociale e del governo; la qualità complessiva delle istituzioni. Secondo le nostre stime, la qualità delle istituzioni e delle regole che definiscono il contesto in cui si svolge l’attività d’impresa – misurata dagli indicatori Doing Business della Banca Mondiale – ha un effetto positivo e significativo nell’attrarre investimenti dall’estero, anche controllando per le principali caratteristiche dei paesi destinatari. Tempi e complessità delle procedure, più che i loro costi, hanno rilevanza nelle scelte di localizzazione degli investimenti. L’Italia presenta un ritardo proprio nella qualità delle istituzioni che più influenzano la destinazione degli investimenti: secondo la nostra analisi, se le istituzioni italiane fossero state qualitativamente simili a quelle dell’area dell’euro, tra il 2006 e il 2012 i flussi di investimento esteri in Italia sarebbero risultati superiori del 15% (quasi 16 miliardi di euro) agli IDE effettivamente attratti nel periodo.

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