n. 28 - L’assistenza ospedaliera in Italia

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di Maurizio Lozzisettembre 2008

Lo scorso decennio due riforme hanno interessato il sistema ospedaliero italiano: la prima ha introdotto meccanismi di mercato, la seconda ha disciplinato gli strumenti di programmazione e controllo della spesa assegnati alle Regioni. Il lavoro ripercorre tali mutamenti istituzionali e descrive l'evoluzione della struttura e dell'attività del sistema ospedaliero, concentrandosi sulle differenze territoriali. Ha evidenziato: (1) la riduzione degli ospedali, dei posti letto e dei divari tra regioni in termini di posti letto per abitante; (2) la crescita del personale in rapporto ai posti letto; (3) la stazionarietà dei ricoveri dalla fine degli anni novanta e la ricomposizione verso quelli in day hospital; (4) il maggior numero di ricoveri nel Mezzogiorno, specialmente di quelli a rischio di inappropriatezza e meno complessi e l'elevata mobilità in uscita dei cittadini meridionali; (5) la presenza di rendimenti di scala crescenti nell'attività ospedaliera fino a una data soglia, che aumenta con la complessità della casistica trattata; (6) l'eterogeneità nei costi tra regioni, che risente della composizione per dimensione e tipologia di specializzazione delle strutture.

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