Indagine Sole 24 Ore-Banca d'Italia sulle aspettative di inflazione e crescita - dicembre 2003

Il sondaggio ha riguardato un campione casuale di 464 imprese con almeno 50 addetti, estratto dagli archivi della CERVED. Le interviste sono state condotte dalla Poster S.r.l. tra il 21 novembre e il 14 dicembre.

Sintesi dei risultati

Inflazione al consumo

In Italia l'inflazione attesa per i prossimi dodici mesi è pari al 2,7 per cento, in lieve diminuzione rispetto alla precedente rilevazione (2,8 per cento). Nell’area dell’euro l'inflazione attesa si attesta al 2,2 per cento (contro il 2,1 per cento riscontrato nella rilevazione di settembre). Il differenziale del tasso di inflazione atteso in Italia e nell'area dell'euro risulta inferiore rispetto a quello registrato nel trimestre precedente. Le imprese di maggiori dimensioni presentano aspettative di un rialzo dei prezzi al consumo più contenute rispetto alla media.

Variazione dei prezzi di vendita delle imprese

L’aumento medio atteso dei prezzi delle imprese intervistate per i prossimi 12 mesi, pari all'1,1 per cento, risulta in diminuzione rispetto al valore registrato in settembre (1,5 per cento).

Andamento dell'attività e del fatturato

Negli ultimi tre mesi, circa il 40 per cento delle imprese che hanno partecipato all'indagine non ha rilevato alcuna variazione nel proprio livello di attività (in particolare le unità localizzate al Centro, quelle operanti nel commercio e nei servizi non commerciali). Il 31,7 per cento delle imprese intervistate ha visto accrescere l'attività complessiva (soprattutto le imprese operanti nel settore manifatturiero e quelle localizzate nel Nord est e nel Sud e Isole), mentre il 25,4 per cento ha subìto una contrazione (più accentuata per le imprese del Nord Ovest e per quelle con più di 999 addetti). Rispetto alla rilevazione di Settembre la percentuale di imprese che hanno registrato un calo nella propria attività aumenta di quasi il 10 per cento, mentre la quota di imprese che hanno registrato un aumento resta sostanzialmente invariata. Per i prossimi tre mesi, il 64 per cento delle imprese si attende che il livello della propria attività aumenti, mentre solo il 6,9 per cento ritiene che diminuisca. Le imprese localizzate al Centro, quelle di grandi dimensioni od operanti nei servizi non commerciali risultano ancora più ottimiste circa l'andamento della propria attività. Nelle stime delle imprese, nel 2003 il tasso di crescita del fatturato sarebbe stato pari al 3,5 per cento in termini nominali, un valore simile a quello registrato nel terzo trimestre del 2003 (3,3 per cento). Il risultato sarebbe stato più positivo per le imprese operanti nel commercio e per quelle localizzate nel Sud e Isole.

Intenzioni di investimento

Rispetto a tre mesi fa, la maggior parte delle imprese intervistate, in particolare quelle di grandi dimensioni, ha mantenuto invariate le proprie intenzioni di investimento (69,1 per cento). Fra le imprese che li hanno modificati prevale una lieve tendenza al rialzo (17,7 per cento, rispetto al 13,2 che prevede un ribasso), più accentuata per le imprese del commercio e quelle operanti nel Nord Est. Il miglioramento delle intenzioni di investimento è determinato soprattutto dall'evoluzione della domanda e da fattori tecnologici. Al contrario, il loro peggioramento viene imputato soprattutto al deterioramento della domanda e alle difficoltà nel reperire le risorse finanziarie.

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