Indagine Sole 24 Ore-Banca d'Italia sulle aspettative di inflazione - marzo 2001

Il sondaggio ha riguardato un campione casuale di 408 imprese con almeno 50 addetti, estratto dagli archivi della CERVED. Le interviste sono state condotte dalla Poster S.r.l. nel mese di marzo.

Sintesi dei risultati

Inflazione al consumo in Italia

Aspettative a dodici mesi (2,8 per cento) in lieve crescita rispetto al dato consuntivo di gennaio 2001 (2,7 per cento) e stazionarie rispetto alla scorsa rilevazione (2,8 per cento). Oltre i dodici mesi le aspettative si attestano sul 2,7 per cento. Le imprese di maggiori dimensioni presentano aspettative di un rialzo dei prezzi al consumo più contenute rispetto alla media.

Inflazione al consumo nell’area dell’euro

Aspettative a dodici mesi (2,6 per cento) stazionarie rispetto al dato consuntivo di dicembre 2000 e in lieve diminuzione rispetto alla scorsa rilevazione (2,7 per cento). Oltre i dodici mesi le aspettative si attestano sul 2,5 per cento. Le imprese di maggiori dimensioni presentano aspettative di un rialzo dei prezzi al consumo più contenute rispetto alla media. Il differenziale di inflazione atteso Italia-UEM per i prossimi dodici mesi si attesta allo 0,2 per cento, mentre oltre i dodici mesi si riduce ulteriormente (0,1 per cento).

Fattori che influenzano il tasso di inflazione al consumo in Italia

L'impatto della variazione nei prezzi delle materie prime sulla crescita dei prezzi al consumo in Italia è in forte calo rispetto alla precedente rilevazione e viene giudicato secondario rispetto a quello del costo del lavoro. L'influenza delle dinamiche della domanda sul tasso di inflazione in Italia è nel complesso sostanzialmente nulla, e, secondo le imprese operanti nel settore del commercio e localizzate nel Nord ovest del Paese, presenta una tendenza lievemente deflazionistica.

Variazione dei prezzi di vendita e del fatturato delle imprese intervistate

L’aumento medio atteso nei prossimi 12 mesi dei prezzi praticati dalle imprese intervistate (+1,9 per cento) risulta essere inferiore al tasso di inflazione al consumo previsto per lo stesso periodo (+2,8 per cento). Le imprese di maggiori dimensioni presentano un aumento più contenuto rispetto alla media (+1,5 per cento). Il tasso di crescita atteso del fatturato in termini nominali per il 2001 si attesta sul 6,9 per cento, sostanzialmente in linea con la precedente rilevazione (6,5 per cento).

Domanda monografica

La maggior parte delle imprese intervistate (51,7 per cento) ha riscontrato nel corso degli ultimi mesi una sostanziale stabilità degli ordini rispetto a quelli realizzati nel 2000. Per più di un terzo del campione (39,1 per cento) gli ordini sono invece aumentati, mentre solo per il 9,2 per cento sono diminuiti. Le dinamiche degli ordini dall'estero sono risultate più favorevoli per le imprese che esportano verso gli USA (73,3 per cento) e verso i paesi esterni all'area dell'euro (70 per cento). Le esportazioni verso l'area dell'euro hanno invece subito un rallentamento per metà delle imprese intervistate (50,4 per cento).

Testo della pubblicazione