I bilanci delle famiglie italiane nell'anno 1976Bollettino

Nei mesi di marzo e aprile 1977 è stata condotta la consueta indagine campionaria sul reddito e il risparmio delle famiglie italiane riferita all'anno 1976 mantenendo la stessa metodologia di campionamento usata per le indagini precedenti; è stata invece parzialmente mutata la definizione delle variabili soggette a rilevazione.

Sintesi dei risultati

La struttura delle famiglie italiane è alquanto mutata nel corso degli ultimi nove anni: si è, infatti, abbassato il numero medio di componenti il nucleo familiare, soprattutto per le famiglie occupate in agricoltura mentre è cresciuto quello dei percettori di reddito a causa, probabilmente, dell'incremento di circa il 42 per cento fatto registrare, secondo i dati ufficiali, dal numero di pensioni erogate.

Il reddito medio annuo delle famiglie, risultato pari a 6 milioni di lire, si è ulteriormente avvicinato a quello disponibile di contabilità nazionale; la distribuzione del reddito fra i vari gruppi di famiglie, analizzata sulla base dei decili e del rapporto di concentrazione del Gini, conferma la tendenza, già rilevata nell'indagine precedente, verso una minore sperequazione.

Il reddito individuale medio si è ragguagliato a 3.537.000 lire. Gli indici di Gini e di Theil hanno fatto osservare un ulteriore abbassamento rispetto ai valori del 1975; poiché entrambi gli indicatori si muovono nella stessa direzione, trova conferma la riduzione della diseguaglianza che sembra derivare dalla unificazione del punto di contingenza e dall'attribuzione di aumenti salariali uguali per tutte le categorie all'atto del rinnovo dei contratti, con il conseguente restringimento dei ventagli retributivi.

Dai dati sull'occupazione è stato possibile ricavare per la prima volta una indicazione, probabilmente incompleta, sul peso delle attività secondarie: quasi il 5 per cento degli intervistati ha dichiarato di avere un secondo lavoro dal quale viene però ricavato un reddito modesto; sembra potersi affermare che solo chi ricava un reddito piuttosto basso dalla prima attività è costretto ad intraprendeme una seconda per soddisfare i bisogni primari.

Sui soli redditi da lavoro dipendente è stato tentato un raffronto con i dati di contabilità nazionale: i due valori medi al netto di imposte e riferiti al totale dei percettori sono risultati estremamente vicini, confermando un basso indice di reticenza riguardo alla rilevazione della variabile reddito.

Persiste al contrario una reticenza sensibile nei confronti del risparmio anche se i risultati sembrano migliorati rispetto all'indagine precedente per le modifiche apportate alla metodologia di rilevazione di questo fenomeno. In particolare, la quota di risparmio investita in attività finanziarie - che nelle ultime tre indagini rappresentava il 20-25 per cento del risparmio complessivo - costituisce nell'anno in rassegna il 54 per cento del totale.

Per quanto concerne le abitazioni, il 54 per cento delle famiglie intervistate vive in casa di proprietà o a riscatto, il 40 per cento abita in affitto ed il restante 6 per cento gode dell'abitazione ad altro titolo. Il 78 per cento delle famiglie che vivono in una casa locata hanno dichiarato di avere il canone "bloccato", risultato mediamente pari a 409.000 lire annue; le restanti famiglie, che non usufruiscono dell'attuale regime vincolistico, pagano in media 551.000 lire; nel complesso, il canone medio effettivamente pagato dille famiglie intervistate è risultato di 439.000 lire.

Il 71 per cento delle famiglie intervistate ha dichiarato, infme, di possedere ricchezza reale (immobili, aziende e/o oggetti di valore) per un valore medio complessivo di 27.256.000 lire. Quest'anno è stata tentata per la prima volta una analisi sulla concentrazione della ricchezza reale: nella impossibilità di eseguire raffronti temporali per mancanza di dati storici, sono state ricavate delle indicazioni qualitative sui vari aspetti del fenomeno con riferimento ai parametri che si è ritenuto influiscano maggiormente sulla accumulazione della ricchezza.

Testo della pubblicazione