Indagine sul costo dei conti correnti nel 2018

L'indagine sul costo dei conti correnti raccoglie informazioni analitiche sulle spese di gestione effettivamente sostenute dalle famiglie nel corso di un anno e documentate negli estratti conto di fine anno.

L'indagine rileva per ciascun conto e per ciascuna tipologia di servizio ad esso associato il numero di operazioni svolte nel corso dell'anno e la spesa corrispondente, permettendo di calcolarne il relativo costo unitario. Pertanto, la stima della spesa riflette gli effettivi comportamenti dei correntisti e le condizioni concretamente applicate; le relative modalità di calcolo differiscono da quelle dell'Indicatore Sintetico di Costo (ISC), calcolato in base a panieri ipotetici di servizi fruiti dai consumatori e alle condizioni indicate nei fogli informativi (si veda la nota metodologica).

Sono inoltre acquisite informazioni sulle commissioni applicate e sugli interessi connessi ad eventuali scoperti e affidamenti in conto corrente.

La rilevazione svolta nel 2019, che ha come oggetto l'operatività del 2018, è stata condotta su 12.842 conti correnti bancari e 957 conti correnti postali, selezionati a partire rispettivamente da 614 sportelli bancari e 48 sportelli postali; il dato riferibile ai conti bancari include 678 conti on line non riferibili a sportelli. La numerosità degli sportelli bancari e postali è lievemente diminuita rispetto alle precedenti edizioni.

Principali risultati

Nel 2018 la spesa per la gestione di un conto corrente è cresciuta di 7,5 euro rispetto all'anno precedente, attestandosi a 86,9 euro: si tratta di una netta accelerazione rispetto al precedente biennio, durante il quale era complessivamente cresciuta di 2,9 euro. Variazioni di ampiezza analoga, ma di segno opposto, si sono verificate nel 2015 (5,8 euro) e nel 2013 (6,9 euro). Anche per i conti correnti postali la spesa di gestione è sensibilmente aumentata (4,9 euro, 2,1 nel 2017); per i conti bancari on line essa è rimasta sostanzialmente invariata e pari a 15,5 euro.

Le spese sono aumentate principalmente per effetto dell'incremento dei canoni di base e dei canoni delle carte di debito. Ha contribuito in modo significativo anche la crescita congiunta del numero di operazioni e delle corrispondenti commissioni applicate sui pagamenti automatici, sulle spese di scritturazione e sui bonifici on line (questi ultimi sono rimasti comunque su livelli significativamente più bassi dei bonifici effettuati presso gli sportelli).

Per i conti collegati a contratti di apertura di credito in conto corrente, la commissione per la messa a disposizione dei fondi (MDF), pari all'1,7 per cento del credito accordato, è rimasta in linea con gli anni precedenti (1,6 per cento); anche le commissioni unitarie di istruttoria veloce (CIV), applicate sugli sconfinamenti, sono rimaste sostanzialmente invariate. Per i conti privi di fido, le CIV applicate sugli scoperti di conto sono diminuite da 19,4 a 17,6 euro.

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