N. 23 - L'economia del PiemonteAggiornamento congiunturale

Nella prima parte del 2016 l’attività economica in Piemonte ha continuato a espandersi a ritmi moderati. Nell’industria la produzione è ancora cresciuta. Vi ha contribuito l’ulteriore aumento della domanda interna; sono invece diminuite le esportazioni, riflettendo l’andamento negativo nei mercati al di fuori dell’Unione Europea. È proseguito il graduale recupero degli investimenti, che tuttavia rimangono contenuti nel confronto storico. Anche nei servizi la congiuntura è stata moderatamente positiva. Per contro, nelle costruzioni i tenui segnali di miglioramento emersi nei primi mesi dell’anno non sono stati confermati nei periodi più recenti; nel mercato immobiliare la notevole accelerazione delle compravendite avrebbe interessato prevalentemente gli immobili usati.

È proseguita nel primo semestre la crescita dell’occupazione, anche se a tassi inferiori a quelli del 2015. Il saldo tra le assunzioni e le cessazioni nei primi nove mesi è rimasto positivo, ma si è ridotto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La riduzione degli sgravi contributivi rispetto al 2015 ha favorito una ricomposizione dei flussi di nuova occupazione verso quella a termine. Il numero delle persone in cerca di lavoro e il tasso di disoccupazione hanno continuato a diminuire. Il ricorso alla cassa integrazione si è ulteriormente ridotto.

Il miglioramento della congiuntura e le condizioni di offerta accomodanti hanno favorito un moderato aumento dei prestiti alle imprese. Le dinamiche dei finanziamenti rimangono comunque differenziate in base alla dimensione e al settore di attività delle aziende. La qualità del credito alle imprese ha mostrato segnali di ulteriore graduale miglioramento. Si è intensificata la crescita dei prestiti alle famiglie: vi hanno contribuito la ripresa dei mutui, connessa con il forte aumento delle compravendite immobiliari e favorita dal calo dei tassi di interesse, e l’accelerazione del credito al consumo. I depositi di famiglie e imprese hanno continuato a espandersi; d’altro lato, è proseguita la contrazione del valore di mercato dei titoli depositati dalle famiglie presso le banche.

Negli ultimi mesi le aspettative delle imprese hanno subito un lieve deterioramento, risentendo anche dei numerosi fattori di instabilità geopolitica, ma sono rimaste comunque moderatamente positive. L’incertezza degli operatori sulle prospettive future dell’economia continua però a essere elevata e potrebbe frenare l’attività di investimento del prossimo anno.

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