N. 23 - L'economia del PiemonteAggiornamento congiunturale

Nei primi mesi del 2015 la congiuntura economica in Piemonte è migliorata. Nell’industria la produzione è ulteriormente aumentata, trainata soprattutto dal forte incremento delle esportazioni; anche la domanda interna ha mostrato segnali di moderato recupero. L’attività di investimento si è lievemente rafforzata, pur rimanendo su livelli storicamente contenuti. Anche nel terziario il quadro congiunturale è divenuto più favorevole; sul commercio ha influito l’ulteriore lieve aumento dei consumi delle famiglie, mentre i trasporti hanno beneficiato dell’intensificazione dell’attività produttiva. Nelle costruzioni il quadro è rimasto negativo, anche se sono emersi segnali di lieve miglioramento della domanda. Nel mercato immobiliare nel secondo trimestre è ripresa la crescita delle transazioni.

L’occupazione nel primo semestre è salita in misura significativa. Le procedure di assunzione nei primi nove mesi dell’anno sono ulteriormente aumentate: la crescita ha interessato con maggiore intensità i contratti a tempo indeterminato, su cui possono aver influito i recenti interventi in materia di decontribuzione e di riforma del mercato del lavoro. Il numero di persone in cerca di occupazione e il tasso di disoccupazione sono tornati a scendere. Il ricorso alla Cassa integrazione guadagni si è ancora ridotto.

Secondo le aspettative delle imprese, rilevate dal sondaggio della Banca d’Italia, il quadro congiunturale nei prossimi sei mesi rimarrebbe favorevole. Nel complesso del 2016 proseguirebbe il recupero dell’attività di investimento. Peraltro, tra gli operatori rimane elevata l’incertezza, in particolare sull’evoluzione della domanda estera in alcuni importanti mercati e sui possibili effetti del recente scandalo Volkswagen.

La dinamica del credito è progressivamente migliorata e nello scorso agosto la contrazione si è pressoché arrestata. Vi hanno contribuito sia il rafforzamento della domanda delle famiglie e delle imprese, soprattutto di quelle manifatturiere, sia le più favorevoli condizioni di offerta; i criteri di accesso al credito tuttavia sono rimasti selettivi nelle costruzioni. Il flusso di nuove sofferenze in rapporto ai prestiti è ulteriormente sceso per le imprese, a eccezione di quelle dell’edilizia. I depositi di famiglie e aziende hanno continuato a crescere a ritmi moderati, a fronte di un ulteriore calo dei titoli a custodia presso le banche.

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