n. 28 - L'Economia del Friuli Venezia GiuliaAggiornamento congiunturale

Sommario

Nella prima parte dell’anno la domanda estera rivolta all’industria regionale ha mostrato una lieve ripresa. La perdurante debolezza della domanda interna si è riflessa, invece, sulla componente domestica delle vendite delle imprese industriali, sulle vendite delle imprese commerciali al dettaglio e sulle presenze turistiche italiane.

L’indagine di settembre presso le imprese industriali evidenzia tendenze diversificate sull’andamento del fatturato nei primi tre trimestri dell’anno; per il semestre successivo prevalgono le previsioni di una stabilizzazione o di un aumento degli ordini. Nell’anno in corso gli investimenti hanno continuato a flettere.

Nell’edilizia la diminuzione dei livelli di attività è proseguita, ma a un ritmo più contenuto; nel mercato immobiliare le transazioni sono lievemente calate, dopo essersi stabilizzate nell’anno precedente.

L’attuale fase ciclica ha continuato a riflettersi sulle condizioni del mercato del lavoro; pure in presenza di un lieve aumento degli occupati, è proseguita la crescita del numero delle persone in cerca di occupazione e il ricorso agli ammortizzatori sociali si è ulteriormente intensificato.

Nella prima parte del 2014 la flessione dei prestiti bancari è proseguita, riflettendo il calo dei finanziamenti alle imprese e, in minor misura, alle famiglie consumatrici. Le recenti indagini qualitative presso le banche indicano che per le imprese la dinamica negativa ha continuato a risentire della debolezza della domanda e delle politiche di offerta delle banche, che sono rimaste selettive. Per le famiglie consumatrici si sono invece manifestati segnali di aumento delle richieste di finanziamento e di allentamento delle condizioni di accesso al credito: sono cresciute le erogazioni di nuovi mutui immobiliari e si è interrotto il calo del credito al consumo.

Il flusso delle nuove sofferenze ha iniziato a ridursi dopo il picco raggiunto alla fine dello scorso anno: l’indicatore è migliorato sia per le imprese, dove rimane tuttora elevato, sia per le famiglie. L’incidenza delle altre posizioni che presentano difficoltà di rimborso ha invece continuato ad aumentare.

La crescita dei depositi bancari delle famiglie consumatrici è proseguita, sospinta principalmente dai conti correnti, mentre le forme vincolate hanno iniziato a calare risentendo del contenimento della remunerazione.

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