N. 40 - L'economia della BasilicataAggiornamento congiunturale

Nel corso del 2013 è proseguito il calo dell'attività economica in Basilicata. In base all'indagine della Banca d'Italia, il fatturato e gli investimenti delle imprese industriali con più di 20 dipendenti sono diminuiti nei primi nove mesi dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2012. Nelle attese degli operatori, gli ordinativi dovrebbero lievemente aumentare tra l'ultimo trimestre del 2013 e quello successivo; nel 2014 dovrebbe inoltre verificarsi una moderata ripresa degli investimenti. Al netto delle vendite di petrolio greggio, le esportazioni si sono sensibilmente contratte, principalmente a causa dell'ulteriore riduzione delle vendite di autoveicoli. Il comparto delle costruzioni continua a risentire della debolezza della domanda di nuove abitazioni e della riduzione degli appalti per nuove opere pubbliche.

L'avversa congiuntura economica ha continuato a penalizzare il mercato del lavoro. È diminuito il numero di occupati; il tasso di disoccupazione si è tuttavia ridotto di qualche decimo di punto, principalmente per effetto di un deciso aumento di non occupati che hanno smesso di cercare lavoro.

Nel primo semestre dell'anno si è intensificata la flessione dei finanziamenti alle imprese e, in misura più accentuata, alle famiglie consumatrici. Secondo l'indagine condotta dalla sede regionale della Banca d'Italia presso un campione di sportelli bancari lucani, la domanda di finanziamenti è rimasta debole, da parte sia delle imprese sia delle famiglie. L'elevato rischio di credito ha contribuito a mantenere ancora tese le condizioni di offerta da parte delle banche. È proseguita la crescita della raccolta bancaria, sebbene le banche abbiano cercato di contenere la remunerazione offerta sulle principali forme di risparmio.

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