N. 43 - L'economia della SiciliaAggiornamento congiunturale

Il peggioramento del clima economico che si è manifestato negli ultimi mesi del 2011 è proseguito in Sicilia anche nella prima parte dell'anno in corso, coinvolgendo tutti i principali settori. Le imprese industriali hanno registrato riduzioni del fatturato e degli ordinativi; l'incertezza delle prospettive dell'economia ha contenuto la propensione all'investimento. Nel settore edile si è realizzato un ulteriore calo del numero di ore lavorate e si sono accentuate le difficoltà del mercato immobiliare residenziale.

La dinamica sfavorevole del reddito reale disponibile delle famiglie ha penalizzato il settore commerciale. Le presenze turistiche, dopo la moderata ripresa dell'anno precedente, sono leggermente diminuite; anche il traffico aeroportuale si è ridotto, sia nel trasporto passeggeri sia in quello di merci.

Dopo il peggioramento registrato nella parte finale del 2011, gli scambi con l'estero hanno mostrato qualche segnale di ripresa, seppure limitato ad alcune produzioni, in particolare il petrolio raffinato, l'elettronica e la farmaceutica.

L'occupazione ha risentito fortemente dell'andamento congiunturale negativo; l'aumento dell'offerta di lavoro ha portato a un incremento significativo del tasso di disoccupazione, tra i più elevati tra le regioni italiane. È aumentato ulteriormente il ricorso alla Cassa integrazione guadagni per le componenti straordinaria e in deroga.

Nel corso del primo semestre del 2012 il tasso di variazione dei prestiti bancari, che erano già in rallentamento, è diventato negativo. Il calo della spesa delle famiglie, per consumi e per acquisto di immobili, e la scarsa attività di investimento delle imprese hanno frenato la domanda di credito. Al tempo stesso le condizioni di offerta degli intermediari bancari sono rimaste ancora orientate alla selettività.

La qualità del credito ha risentito del peggioramento della congiuntura economica. I tassi di interesse applicati alla clientela regionale a partire dal mese di marzo hanno registrato alcuni segnali di attenuazione, riflettendo anche l'orientamento espansivo della politica monetaria della BCE.

I depositi delle famiglie sono tornati a crescere, anche per effetto delle maggiori re-munerazioni offerte dagli intermediari bancari sulle forme di risparmio vincolate.

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