N. 34 - L'economia delle MarcheAggiornamento congiunturale

Nei primi nove mesi del 2011 la ripresa dell'economia marchigiana è stata flebile e incerta. Dopo il debole recupero dell'attività nel primo semestre, il quadro congiunturale si è rapidamente deteriorato tra l'estate e l'inizio dell'autunno; per i prossimi mesi, le attese delle imprese intervistate dalla Banca d'Italia sono improntate al pessimismo.

Tra i principali comparti di specializzazione regionale, nel primo semestre la dinamica della produzione è risultata superiore alla media per l'industria calzaturiera e per la meccanica, inferiore per i mobili e gli elettrodomestici; le informazioni disponibili suggeriscono che le difficoltà sono state significative per le piccole imprese.

Le esportazioni sono cresciute, ma meno che nel resto d'Italia. Gli investimenti hanno ristagnato e anche i piani formulati dalle aziende per il prossimo anno sono modesti. Sono diminuite le transazioni nel mercato immobiliare e la produzione dell'edilizia. È sceso il numero di occupati, soprattutto nell'industria, tra gli uomini e i lavoratori autonomi, ed è cresciuto il tasso di disoccupazione.

Dopo un'accelerazione nel primo semestre, la crescita del credito bancario è tornata a indebolirsi nei mesi estivi, riflettendo il rallentamento dei prestiti alle imprese. I finanziamenti alle famiglie hanno gradualmente decelerato, proseguendo una tendenza in atto da vari anni. Il tasso di ingresso in sofferenza è leggermente sceso, rimanendo comunque su valori superiori a quelli osservati prima dell'insorgere della crisi. I depositi delle famiglie sono risultati invariati.

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